L’orsa Amarena è stata uccisa ieri sera a fucilate da un uomo alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. La notizia è stata postata dal Parco Nazionale sulla sua pagina Facebook. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. È intervenuto il veterinario del Parco che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita. L'uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco.
«I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono andati avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi», prosegue il Pnalm. «L'episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo».
L'uomo ai carabinieri: ho avuto paura e ho sparato
Avrebbe premuto il grilletto del fucile perché impaurito della presenza dell’orsa Amarena già entrata nella sua proprietà, qualche giorno fa, uccidendo delle galline. Così si è giustificato davanti agli investigatori L.A. di 56 anni, di San Benedetto dei Marsi (L'Aquila), dopo la morte del plantigrado, mamma di tre cuccioli che si stanno ancora cercando. L’uomo ha sparato ad Amarena, che all’inizio sembrava morta, ma poi si è rialzata ed era molto nervosa ed è fuggita, nonostante fosse ferita in maniera non letale. Ma quando i guardia parco e gli uomini del servizio veterinario sono giunti sul posto, l’hanno trovata morta.
L’abitazione del 56enne si trova in un luogo isolato e non in zona Parco. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Avezzano vanno avanti. Per l’uomo si prospetta la denuncia a piede libero per uccisione di animale e con l’aggravante della morte di un orso, specie contemplata di recente dall’ordinamento giuridico.
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