L'annus horribilis delle Frecce Tricolori, ad aprile la morte del capitano dell’Aeronautica militare Alessio Ghersi
È un anno sfortunato per le Frecce tricolori, la cui base è a Rivolto (Udine): in aprile è morto il capitano dell’Aeronautica militare Alessio Ghersi assegnato alla Pattuglia acrobatica nazionale dal 2018. Nella formazione a dieci velicoli delle Frecce tricolori era Pony 5, cioè il secondo gregario alla destra del capo formazione. Ghersi, di 34 anni di Domodossola, sposato, padre di due figli piccoli, era alla cloche di un velivolo ultraleggero - un Pioneer 300 della Alpi Aviation di Pordenone - in una breve uscita con un parente, morto anche lui nella caduta, nei cieli e sui monti del Friuli, schiantatosi sul Monte Musi, nell’Alta valle del Torre, nel comune di Lusevera (Udine), da un’altezza di 800 metri. Pilota combat ready sul velivolo Eurofighter, Ghersi aveva svolto attività di difesa aerea sia in ambito nazionale sia in missioni Nato. Gli investigatori concordarono sul fatto che il Pioneer fosse completamente ingovernabile, dal momento che il capitano aveva una vastissima esperienza e, nonostante questo, non sia riuscito a condurlo a terra. Al momento dell’incidente le condizioni meteo e la visibilità erano buone.