Giovedì 26 Dicembre 2024

Il ministro Schillaci: i nuovi vaccini contro il Covid disponibili già la prossima settimana

ROMA (ITALPRESS) – “Guardiamo avanti per consolidare ed espandere, nei prossimi anni, i progressi finora compiuti e continuare a lavorare su soluzioni comuni per una sanità globale più resiliente in un’ottica di maggiore equità”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla sessione congiunta Finanze e Salute a Nagasaki, che ha aperto

I nuovi vaccini contro il Covid potrebbero essere disponibili già nella prossima settimana. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci ai microfoni di Rtl. Il vaccino, ha ricordato il ministro, «è un presidio fondamentale» ed è raccomandato per le categorie fragili, gli ultrasessantenni, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. Sarà «gratis per tutti, come è stato finora, anche per chi non rientra nelle categorie per cui è raccomandato». Sono ancora in via di definizione, invece, i canali attraverso cui sarà somministrato. «Stiamo valutando la distribuzione con le Regioni: conteremo probabilmente sulle farmacie ma soprattutto sui medici di medicina generale», ha chiarito Schillaci. Sui contagi, «i numeri sono aumentai, ma è un dato in linea con le nostre aspettative», ha tranquillizzato il ministro della Salute. «Veniamo da un periodo estivo in cui c'è stato un grosso movimento di persone», ha aggiunto, anticipando che i casi potrebbero aumentare ulteriormente a causa dell’apertura delle scuole. «Siamo tranquilli, non c'è nessun allarmismo», ha proseguito. «I dati che più ci interessano sono quelli delle persone che si ricoverano e, ancora di più, quelli delle persone che finiscono in terapia intensiva. Questi dati sono trascurabili, quindi siamo sereni e fiduciosi», ha concluso il ministro.

Covid: contagi in ripresa, in Gb al via vaccinazioni per over 65

Via libera a una nuova campagna di vaccinazioni anti Covid nel Regno Unito, dove le autorità sanitarie dell’Inghilterra hanno rivolto un appello a tutte le persone sopra i 65 anni a sottoporsi da oggi all’ulteriore somministrazione gratuita della versione aggiornata tarata contro le ultime varianti del virus. La campagna - concentrata per ora sui cosiddetti «fragili" - riparte sullo sfondo della ripresa dei contagi e del ritorno a un aumento dei ricoveri negli ospedali segnalato negli ultimi mesi sull'isola come in diversi altri Paesi, europei e non. Le prenotazioni del vaccino, per le fasce di età e i pazienti che ne hanno diritto al momento. potranno essere fatte tramite l’app del servizio sanitario nazionale (Nhs) o il numero di emergenza 119. I medici britannici invocano prudenza, in particolare di fronte all’impennata della variante BA.2.86; pur sottolineando come ad oggi la percentuale di ricoveri nei reparti di terapia intensiva resti «bassa» rispetto ai mesi della fase acuta della pandemia. Mentre indicano il vaccino come un elemento di protezione «utile» per ridurre il rischio di contagi gravi, a cui risultano più esposti anziani e malati cronici.

Covid: circolare per una nuova indagine sulle varianti

Al via i termini per una nuova indagine rapida sul grado di diffusione delle varianti di Sars-CoV-2 attenzionate a livello internazionale. Coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il ministero della Salute e con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e le Regioni e le Province Autonome, la flash survey ha come obiettivo quello di identificare, tra i campioni con risultato positivo per Sars-CoV-2 in Rt-Pcr possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti, si legge in una circolare pubblicata sul sito del ministero della Salute. Questa valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati nella settimana dal 18 al 24 settembre 2023 da analizzare tramite sequenziamento genomico. Le Regioni e Province Autonome dovranno inviare i dati entro le 12.00 del 2 ottobre prossimo. In base agli ultimi dati contenuti nel monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, continua a crescere anche in Italia, come in vari altri Paesi, la prevalenza della variante EG.5, denominata Eris, che ha raggiunto il 43,5%.

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