Sono state respinte tutte le eccezioni presentate dalle difese di Ciro Grillo e dei suoi tre amici genovesi - Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria - sotto processo a Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo ai danni di due studentesse milanesi. L'udienza quindi riprende il suo percorso con la prima delle testimonianze chiave. A parlare per la prima volta in aula è l’amica della principale accusatrice dei quattro, difesa dagli avvocati Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano. La ragazza sta rispondendo alle domande del procuratore Gregorio Capasso, poi toccherà alle difese e alle parti civili. L’audizione proseguirà anche domani, a partire dalle 10. Alla deposizione avrebbe voluto assistere anche la studentessa italo-norvegese che per prima denunciò il presunto stupro. La giovane è arrivata questa mattina a Tempio accompagnata dalla sua avvocata Giulia Bongiorno, ma per una opposizione delle difese non potrà essere presente durante la testimonianza della sua amica. Per questo sta aspettando in un’altra sala del palazzo di giustizia. Per la studentessa italo-norvegese, all’epoca dei fatti 18enne, un ritorno in Sardegna: «Adesso devo farmi forza», ha detto alla sua legale.
Bongiorno: "Teste in lacrime e udienza sospesa"
E’ scoppiata in lacrime durante la deposizione e l’udienza è stata sospesa per darle modo di riprendersi, la teste-chiave che sta testimoniando nel processo a Ciro Grillo e a 3 suoi amici genovesi accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di due studentesse milanesi. «Ha pianto mentre ricostruiva i fatti, raccontando quello che prova ancora adesso», ha riferito l’avvocata Giulia Bongiorno, che difende l’amica della teste e principale accusatrice degli imputati. «Oggi - precisa l’avvocata - non è stata sentita la mia assistita ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza che è stata efficace e lucida»
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