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Ancora lite tra Renzi e Cateno De Luca. Ma il leader di Sud chiama Nord smentisce: non ho mai definito la Boschi "scu..."

Per il secondo giorno consecutivo non accenna a placarsi lo scontro tra Cateno De Luca e Matteo Renzi. A scatenare la lite il passaggio della senatrice Dafne Musolino dal movimento Sud chiama Nord a Italia viva. 'Traslocò salutato con enfasi ieri dal partito renziano e dallo stesso leader.

Entusiasmo al quale De Luca ha replicato in maniera tranchant: «Se Matteo Renzi pensa di ricattarmi portandosi via un parlamentare, allora non ha capito bene chi sono. Matteo 'stai serenò che anche per te arriverà il momento del giudizio politico: le Europee si avvicinano. Io di certo non mi faccio intimidire dalle tue ritorsioni politiche».

Secondo la 'ricostruzione' offerta dallo stesso leader di Sud chiama Nord, la mossa di Renzi (ovvero lo 'scippo' della senatrice Musolino) sarebbe stata dettata dalla volontà dell’ex premier di «farmi arrivare indebolito» all’incontro che era in programma «per il Centro tra me, Renzi, Moratti e Fioroni». La situazione si fa ancora più incandescente dopo che in un video riportato sui social il sindaco di Taormina avrebbe apostrofato la parlamentare di Iv Maria Elena Boschi usando epiteti dispregiativi. Da lì parte una girandola di accuse e controaccuse incrociate: Iv accusa De Luca per le parole pronunciate su Boschi e annuncia querela. De Luca controaccusa Renzi di aver utilizzato parole analoghe nei confronti della stessa Musolino, e a sua volta annuncia querela. Interviene la coordinatrice nazionale di Iv, Raffaella Paita: «'Scu...', 'pu... politica', Cateno De Luca usa il sessismo e gli insulti per attaccare Italia Viva e le sue parlamentari Boschi e Musolino. A nome della nostra comunità esprimo solidarietà a Maria Elena e Dafne e annuncio che i nostri legali citeranno in giudizio Cateno De Luca.

Il risarcimento sarà devoluto a un’associazione di vittime della violenza sulle donne», spiega in una nota. Nella enews, Renzi dedica solo un passaggio alla vicenda, ma senza fare nomi e cognomi (il riferimento, tuttavia, è chiaro): «Italia Viva continua ad allargarsi» con l’arrivo di Musolino.

«Con buona pace di chi vorrebbe vedere la nostra scomparsa politica e non si accorge che ogni giorno cresciamo. Come per le diffamazioni, il tempo è galantuomo», scrive l’ex premier. Parole a cui fanno seguito gli interventi di solidarietà a Boschi e Musolino di molti esponenti di Iv (e anche da parte di altre forze politiche). È quindi De Luca a controbattere: «Raffaella Paita chieda a Matteo Renzi perché ha trattato Dafne Musolino come 'merce di scambio' ieri durante il tavolo all’hotel Bernini. Sulla Boschi e sulla fantomatica affermazione di 'scu...' smentisco categoricamente. È in atto un’allucinante campagna diffamatoria organizzata nei miei confronti da Matteo Renzi, per vendicarsi per il mio no al suo Centro. Come ho già ribadito: presenterò querela».

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