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Fedez: "Ho perso molto sangue, la metà che avevo in corpo. Dopo la malattia ho avuto seri problemi di salute mentale"

"Sto Bene, rispetto a prima. Sono convalescente, ho perso molto sangue, la metà che avevo in corpo". Lo afferma il rapper Fedez, in una intervista al Corriere della Sera, dopo otto giorni di ricovero all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano per una doppia ulcera intestinale.

"Ho dovuto anche fare due trasfusioni: oltre a ringraziare i medici, in particolare il dottor Marco Antonio Zappa, le infermiere e gli infermieri del Fatebenefratelli che mi hanno curato, voglio ringraziare tutte le persone donatrici di sangue - continua - Appena tornerò in forze voglio fare qualcosa per l'Avis, per invitare altri a donare sangue; personalmente senza quelle trasfusioni non sarei qui a parlare con lei".

"In verità - continua Fedez - ho avuto altri problemi di salute quest’estate, tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi. "Sostanzialmente molte malattie o disturbi di origine psicosomatica. Prima il fuoco di Sant'Antonio, poi forti gastriti da stress. E’ una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante".

"Salute mentale? Sì, dopo la malattia ho avuto seri problemi di salute mentale. Li ho dovuti affrontare, li sto affrontando tuttora. Non ho pudore o vergogna a parlarne. Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui, cioè come altri stavano o avevano affrontato una diagnosi nefasta". "A oggi sono seguito da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta - spiega - Ho provato tantissime cose per star meglio, anche le stimolazioni transcraniche. Come funzionano? Sono scosse elettromagnetiche al cervello".

Chiara Ferragni lo sostiene: "Chiara è qui con me in questo momento. Amo tantissimo mia moglie. Era a Parigi, a fare una cosa molto importante con una star internazionale, non posso dirle chi è. E Chiara ha mollato tutto ed è tornata a casa, per me. Si trattava di una grossissima opportunità per la sua carriera".

Sui commenti ricevuti sui social, a volte cattivi, Fedez dice: "Si ricordi di una cosa: dietro i personaggi esistono le persone, con le proprie fragilità. Se oggi vivo una situazione di privilegio economico, persino di un certo potere, questo non significa non soffrire mentre sei in ospedale e ci sono persone che ti augurano la morte. Anzi, è molto doloroso. Può capitare di scrivere fesserie. Ma gioire per la morte altrui, com'è accaduto per Silvio Berlusconi e per Michela Murgia, è orribile. Mi ha rattristato scoprirmi dentro il gioco del fantamorto...".

Fedez: "Volevo andare in Rai a parlare di salute mentale"

«Volevo andare in Rai per parlare, specie ai giovani e a chi si sente incompreso, di salute mentale. La salute mentale è un tema che riguarda molte persone giovani, ragazzi e ragazze. Forse ascoltare la mia esperienza, proprio quella di una persona che si pensa sia felice perché possiede tutto, li avrebbe potuti aiutare a sentirsi meno soli». Lo spiega Fedez in un’intervista al Corriere della Sera, rilasciata nel giorno delle dimissioni dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove è stato ricoverato per otto giorni per emorragie dovute a una doppia ulcera intestinale. Fedez rivela di essere stato «moribondo».

«Ho perso la metà del sangue che avevo in corpo - racconta -. La cosa più assurda è che quel mattino avevo un volo transoceanico. Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull'oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita».

«Avevo l’emocromo a 7, anziché a 14 - spiega ancora -. Così sono intervenuti d’urgenza, per fermare l’emorragia, cauterizzare, insomma fare tutto il necessario per fermare il sanguinamento delle ulcere». Poi il rapper rivela di aver avuto quest’estate «molte malattie o disturbi di origine psicosomatica. Prima il fuoco di Sant'Antonio, poi forti gastriti da stress. Insomma, un generale stato di salute molto debilitato dallo stress», che lo ha costretto a prendere psicofarmaci e a sottoporsi a una terapia con scosse elettromagnetiche al cervello. Quindi Fedez risponde sulla decisione della Rai di bloccare la sua partecipazione al programma Belve, condotto da Francesca Fagnani. «Era una straordinaria occasione per parlare di temi importantissimi - sottolinea -. I dati ci dicono che la salute mentale sarà sempre di più il tema del futuro, e delle future generazioni. E secondo me c'è bisogno di parlarne».

«Diciamo che non ero bene accetto. Non mi volevano - prosegue -. E hanno fatto un comunicato che ho trovato sinceramente spiacevole. Sa perché? Perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare. Ho trovato la cosa anche particolarmente poco attenta sul piano umano. E poi dalla Rai avevo imparato una cosa: quando vai su un palco a parlare di politici, alla Rai non piace perché non c'è il contraddittorio. Ma anche nel mio caso non c'è stato modo di avere un contraddittorio. Dunque prendo atto che è una regola unilaterale, che applicano solo quando pare a loro». «In ogni caso, sarei stato e sono disponibilissimo ad andare del tutto gratuitamente - sottolinea ancora -. Non ho carichi pendenti, non ho mai evaso le tasse, non ho busti di Mussolini in casa, ma comunque per loro non rientro nel codice etico».

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