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Non vola per non inquinare, lo scienziato Gianluca Grimalda licenziato dall’Istituto di Kiel per l’economia mondiale

Gianluca Grimalda, l’economista bocconiano, scienziato del clima e ricercatore in psicologia sociale, che si rifiuta di tornare dalla Papua Nuova Guinea in aereo per non inquinare, è stato licenziato dall’Istituto di Kiel per l’economia mondiale (IfW).

È lo stesso Grimalda a dare la notizia ricordando che la risoluzione del suo contratto di ricerca con l’IfW fa seguito alla diffida a tornare a Kiel entro cinque giorni, emessa dall’istituto il 27 settembre dopo il suo rifiuto di tornare via aereo in Germania una volta terminato il lavoro sul campo a Bougainville, nell’arcipelago delle Isole Salomon. Grimalda non ha ottemperato a questa richiesta a causa della sua obiezione di coscienza al volo, che sostiene dal 2010.

Il ricercatore tornerà in Europa imbarcandosi su navi da carico, traghetti, treni e pullman. Il viaggio durerà circa 50 giorni e ridurrà le emissioni di oltre dieci volte, passando dai 5.300 kg di gas serra dell’aereo ai 420 kg del viaggio lento. «Il viaggio aereo è il modo più veloce per bruciare combustibili fossili, quindi il modo più veloce per camminare verso la catastrofe» ha scritto su X lunedì scorso. Grimalda lavora dal 2013 all’IfW che in passato non si era opposto alla modalità di viaggio «slow-travel», riconoscendo i giorni di viaggio come giorni di lavoro.

Nel 2022, lo scienziato ha partecipato a diverse azioni di disobbedienza civile per chiedere una rapida decarbonizzazione insieme al gruppo Scientist Rebellion. In seguito a tali azioni, racconta di aver ricevuto un avvertimento informale ed è stato minacciato di licenziamento dall’IfW.

Ieri, la risoluzione del contratto: "Presenterò una causa legale - annuncia - per licenziamento illegittimo contro questa decisione». Grimalda ha trascorso gli ultimi sei mesi viaggiando per Bougainville, l’isola più grande dell’arcipelago delle Salomon, scoprendo come la popolazione è stata colpita dagli effetti del collasso climatico. La Papua Nuova Guinea, di cui Bougainville fa parte, è uno dei paesi più vulnerabili agli impatti del riscaldamento climatico. La decisione dell’Ifw «è incomprensibile, a meno che non si tratti di una ritorsione contro di lui per il suo precedente attivismo sul clima» sostiene Julia Steinberger, docente di Sfide sociali del cambiamento climatico all’Università di Losanna e autrice principale dell’ultimo rapporto dell’International Panel on Climate Change.

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