Martedì scorso a Centocelle, Roma, un ragazzino di soli 12 anni si è tolto la vita gettandosi dalla terrazza della sua abitazione. Secondo quanto riferito, una lite e un rimprovero paterno in merito ai compiti scolastici potrebbero aver scatenato la tragica reazione. Lo riferisce Il Messaggero.
Alcuni testimoni che hanno assistito impotenti all'accaduto, raccontano che i soccorsi sarebbero stati tardivi, ma le fonti ufficiali del 118 riportano un tempo di arrivo di 15 minuti dal primo allarme. Il ragazzo è deceduto poco dopo essere stato trasportato al Policlinico Casilino e l'autorità giudiziaria sta esaminando la dinamica dell'intervento dei soccorsi.
Il dramma apre anche una riflessione più ampia sulla salute mentale dei giovani: l'Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha registrato, negli ultimi dieci anni, un aumento del 75% degli accessi per ideazione suicidaria o tentativo di suicidio nell'età evolutiva, ricevendo 1500 richieste d'aiuto l'anno scorso.
Il tragico episodio sottolinea l'urgente necessità di affrontare e sostenere la salute mentale dei ragazzi, con un'attenzione particolare ai segnali e ai comportamenti preoccupanti, promuovendo contestualmente un accesso tempestivo e adeguato a servizi e supporto specializzato.
Caricamento commenti