Lunedì 07 Ottobre 2024

Fa a pezzi la vicina per 170 euro: "La colpa è di chi non mi ha aiutato"

«Vorrei dire che mi dispiace per quanto accaduto, per aver assassinato Marta con la quale avevo un buon rapporto. Non è stata colpa mia, ma dei miei familiari che non mi aiutavano». Così Domenico Livrieri, accusato dell’omicidio della vicina di casa 60enne Marta Di Nardo, ha ammesso di avere ammazzato la donna, dopo che il cadavere è stato trovato tagliato in due venerdì sera nella sua abitazione in via Pietro Da Cortona a Milano. Le ragioni dell’omicidio, stando a quanto riferito da lui stesso, sarebbero state di natura economica. 7 Nello specifico, Livrieri ha spiegato che l’obiettivo era quello di rubarle il bancomat, tanto che «con una delle sue carte - scrive il gip Alessandra Di Fazio nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere - aveva prelevato al bancomat dopo la morte della donna circa 170 euro (non prima di avere rinvenuto i codici di accesso presso l’abitazione della vittima)». «Preso dal panico ho nascosto il corpo sopra nella botola in cucina - ha raccontato l’uomo - dopo averla tagliata con un coltello da cucina lungo 50 cm. Non ho raccontato a nessuno di quello che è successo. Non so perché i giorni successivi mi recavo a casa sua, dove mangiavo»

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