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La strage di Brandizzo, parla il caposquadra: "Eravamo affiatati, li vedo ancora lì su quel binario. Non riesco a togliere quella scena dalla mente"

La notte del 30 agosto, quando un treno vuoto ha travolto e ucciso 5 operai a Brandizzo (Torino), Antonio Massa, il tecnico di Rfi indagato dalla procura di Ivrea, '"ha detto 'E' colpa mia. Non so cosa gli sia passato per la mente quella sera». Lo dice uno degli altri indagati, il caposquadra di Sigifer, Andrea Girardin Gibin, in un’intervista a La Repubblica. «Come semplici operai - racconta Girardin Gibin - non abbiamo il controllo della sicurezza in cantiere. Noi che eravamo sui binari facevamo quello che ci dicevano. Il nulla osta, da parte delle Ferrovie, non è mai stata una cosa così fiscale. Quando ci davano il via si cominciava a lavorare. Le carte potevano anche arrivare dopo. Si è sempre fatto così e adesso ci dicono che non si deve. A noi però non lo dicevano».

Il caposquadra di Sigifer non riesce a darsi pace per i colleghi morti: «Eravamo una squadra affiatata. Li vedo ancora lì su quel binario, Non riesco a togliere quella scena dalla mente». Girardin Gibin è critico sulla decisione di Rfi che ha tolto i lavori alla Sigifer: «E' un accanimento sugli operai che non possono fare niente. Prima si vede come finisce l’inchiesta e poi si prendono i provvedimenti».

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