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Accusati di avere costretto la figlia adottiva a fare sesso durante messe nere: assolti "perché il fatto non sussiste"

Così ha stabilito il gup Sofia Fioretta, che ha giudicato i due con il rito abbreviato

Sono stati assolti «perché il fatto non sussiste» i due genitori affidatari accusati a Milano di avere costretto una giovane appena maggiorenne, ospitata nella loro casa, a subire per 15 anni, dal 2000 al 2015, violenze sessuali anche in «un contesto di riti satanici e messe nere». Lo ha stabilito il gup Sofia Fioretta, che ha giudicato i due con il rito abbreviato. Il pm milanese Stefano Ammendola, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto condanne fino a 8 anni.

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