«Questo si chiama razzismo». Lo scrive sui social Matteo Salvini, a commento della decisione di Amnesty Italia di non partecipare al Lucca Comics dopo il patrocinio dell’Ambasciata israeliana ("Il patrocinio dell’ambasciata israeliana al LuccaComics ci spinge a rinunciare alla nostra presenza. Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei paesi di provenienza degli artisti che realizzano l’immagine del festival, ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili», recita il post dell’organizzazione umanitaria).
Zerocalcare, io dalla parte di chi combatte il jihadismo
«Rispondo solo a uno scemo a campione ma vale per tutti quelli che fanno finta di confondere la richiesta di finire bombardamenti e apartheid con l’appoggio a formazioni islamiste o antisemite». Lo scrive su X Zerocalcare, dopo le polemiche suscitate dalla sua decisione di disertare Lucca Comics per il patrocinio dell’ambasciata di Israele. Il fumettista, in risposta a un interlocutore che lo accusava di schierarsi con gruppi jihadisti, ha riferito di esser «stato più volte in Siria quando c'era l’Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo». «Lo faccio ancora tutti i giorni come posso», ha aggiunto, «amiche e amici miei più coraggiosi di me ai jihadisti gli sono andati a sparare direttamente». E tu cosa fai?», ha chiesto il disegnatore all’utente che lo aveva contestato.
Anche il fumettista Maicol&Mirco salta Lucca Comics per Israele
Anche Maicol & Mirco, dopo Zerocalcare e Amnesty International, non andrà a Lucca Comics & Games. Il fumettista, attraverso il profilo Instagram, ha pubblicato una storia in vignette nella quale, attraverso un dialogo, spiega la decisione di non partecipare più alla manifestazione. All’interlocutore che gli chiede «cosa fai qui? Non sei a Lucca?, risponde «No Gino, Niente Lucca Comics quest’anno». E a Gino che replica: «Ma sei matto? Con tre libri in uscita?" risponde ancora «Eh, ma quest’anno a Lucca non si può andare, c'è il patrocinio dell’ambasciata israeliana in Italia, Beh, hai visto che casino a Gaza? Noi autori impegnati non possiamo fare finta di niente». E Gino replica: «ma lo sanno tutti che siete solidali con il popolo palestinese». «Si - prosegue - ma la gente è distratta, occorre rimarcare sempre e ovunque. E poi è per una buona causa non ci pesa rinunciare». Infine il dialogo va avanti spiegando che tutti i lavori erano stati chiusi in vista di Lucca e che si tratta di «una roba decisa poco fa».
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