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L'autista della Golf accusato di omicidio stradale per la morte a Milano di Luigi Giallonardi e Bennardo Pagano

Guidava senza patente una Golf intestata a un amico di qualche anno più giovane e aveva in corpo quantità di alcolici al di sopra dei limiti consentiti dalla legge e ora è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale il venticinquenne che avrebbe causato il primo dei due tamponamenti ieri all’alba in viale Forlanini a Milano finiti in un tragedia con la morte di Luigi Giallonardi e Bennardo Pagano, che stavano rientrando da una festa di Halloween con quattro amici.

L’inchiesta, coordinata dal pm Luca Gaglio e condotta dagli agenti della Polizia locale, pur essendo alle battute iniziali ipotizza che il triplo tamponamento, con i due ragazzi di 24 e 26 anni morti e altri giovani feriti e sotto choc, sia stato provocato dall’alta velocità. A testimoniarlo sono le tracce di un tentativo di frenata e di uno scarrocciamento lasciate sull'asfalto dalla Golf: l’auto con al volante l’indagato - D.Z. 25 anni, già fermato per guida senza patente - è andata a sbattere mentre percorreva il rettilineo che collega il centro città con l’aeroporto di Linate contro una Opel con a bordo una famiglia, padre (anche lui iscritto ma come un atto di garanzia), madre e la loro bimba di 8 anni rimasta miracolosamente illesa. Dopo di che è piombata la Peugeot con i sei giovani: stavano rientrando a casa dopo aver trascorso la serata in discoteca.

Mentre gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere sequestrate e hanno già raccolto le deposizioni di alcune delle 12 persone coinvolte nell’incidente, sul tavolo del pubblico ministero, che a breve disporrà l’autopsia, è arrivata una prima informativa con la ricostruzione iniziale della dinamica e con gli elementi finora acquisiti.

Tra questi i risultati dell’alcoltest e degli esami tossicologici a cui è stato sottoposto il 25enne: il primo ha registrato un tasso tra lo 0.9 e poco più dell’1.0 g/l e quindi al di sopra del limite consentito dalla legge mentre il secondo ha dato esito negativo. Intanto sui profili social dei due ragazzi morti in molti hanno scritto messaggi. Come quelli indirizzati a Bennardo: "dalle serate si ritorna senza voce non senza vita...», oppure "non eravamo amici ma spesso ci siamo scambiati il posto auto augurandoci la buona giornata da vicini di casa.. Sempre educato e sorridente...».

E ancora: «ragazzi vi scongiuro, non salite in auto quando bevete, lasciate da parte ogni pensiero alimentato dal coraggio sabotato dall’alcool o dalle droghe. Se cercate divertimento, fatelo, ma fatelo consapevolmente». Gabriella Giallonardi ha invece postato un fiocco nero e la foto del fratello Luigi: «Angelo mio che hai combinato. Hai distrutto la vita a me e la mamma. Come faremo senza di te? Eri e rimani l’uomo della nostra vita».

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