Mercoledì 09 Ottobre 2024

Ha ucciso la fidanzata Maria Sestina Arcuri, la Cassazione conferma la condanna per Andrea Landolfi

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati di Andrea Landolfi, Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, che avevano impugnato la sentenza di secondo grado con cui il loro assistito era stato condannato a 22 anni di reclusione per il femminicidio della fidanzata Maria Sestina Arcuri. Anche la procura generale aveva chiesto la conferma della condanna. Con la sentenza della Suprema corte per Landolfi si aprono le porte del carcere. La vicenda risale al 6 febbraio 2019, quando la 26enne Maria Sestina Arcuri morì nell’ospedale di Viterbo a seguito di una caduta dalle scale avvenuta due giorni prima nell’abitazione della nonna del fidanzato, a Ronciglione, in provincia di Viterbo. La Arcuri la sera della caduta era in compagnia del fidanzato, Andrea Landolfi, perché I due avevano deciso di trascorrere il fine settimana in quella casa assieme al figlio di lui, di 5 anni. In seguito all’inchiesta, Landolfi fu accusato di aver spinto la giovane per le scale dopo un litigio, uccidendola. In primo grado Landolfi era stato assolto dalla corte d’assise di Viterbo, che, facendo riferimento a una doppia caduta per le scale, sia della vittima che del fidanzato, aveva definito l’accaduto un incidente domestico. Ma poi la corte d’appello, ribaltando la decisione di primo grado, aveva condannato Andrea Landolfi a 22 anni di reclusione per il femminicidio della fidanzata. Condanna ora diventata definitva con la decisione della Cassazione.

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