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La morte di Giulia Cecchettin: "Se domani non torno, voglio essere l'ultima": la poesia rilanciata dalla sorella Elena

A seguito degli eventi tragici di ieri, sabato 18 novembre, legati al ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin e alla conferma del suo omicidio, è emersa una forte reazione sui social media. Si è diffusa in modo virale una poesia che si oppone ai femminicidi e alla violenza sulle donne, diventando un simbolo di sensibilizzazione e di denuncia.

Questi versi sono stati scritti dall'attivista peruviana Cristina Torres Cáceres, nota per il suo impegno nei confronti dei diritti delle popolazioni indigene e dell'educazione ambientale. La poesia, originariamente pubblicata nel 2011, affronta temi cruciali come i femminicidi e la violenza sulle donne, riscuotendo un'ampia risonanza e sensibilizzazione sui temi trattati.

Ecco il testo:

Se domani non rispondo alle tue chiamate, mamma.

Se non ti dico che vengo a cena. Se domani, il taxi non appare.

Forse sono avvolta nelle lenzuola di un hotel, su una strada o in una borsa nera.

Forse sono in una valigia o mi sono persa sulla spiaggia.

Non aver paura, mamma, se vedi che sono stata pugnalata.

Non gridare quando vedi che mi hanno trascinata.

Mamma, non piangere se scopri che mi hanno impalata.

Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che erano i miei vestiti, l'alcool nel sangue.

Ti diranno che era giusto, che ero da sola.

Che il mio ex psicopatico avesse delle ragioni, che ero infedele, che ero una puttana.

Ti diranno che ho vissuto, mamma, che ho osato volare molto in alto in un mondo senza aria.

Lo giuro, mamma, sono morta combattendo.

Lo giuro, mia cara mamma, ho urlato forte così come volavo alto.

Ti ricorderai di me, mamma, saprai che sono stata io a rovinarlo quando avrai di fronte tutti quelli che urleranno il mio nome.

Perché lo so, mamma, non ti fermerai.

Ma, per quello che vuoi di più, non legare mia sorella.

Non rinchiudere le mie cugine, non privare le tue nipoti.

Non è colpa tua, mamma, non è stata nemmeno mia.

Sono loro, saranno sempre loro.

Combatti per le loro ali, quelle ali che mi tagliarono.

Combatti per loro, che possano essere libere di volare più in alto di me.

Combatti per urlare più forte di me.

Possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho vissuto io.

Mamma, non piangere le mie ceneri.

Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto.

Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima.

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