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"Treno usato come un'auto blu", bufera su Lollobrigida. Il Frecciarossa in ritardo e il ministro fa fermare il mezzo

Una "fermata straordinaria" di un Frecciarossa per far scendere il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, perché il treno era in ritardo. La notizia è stata pubblicata in prima pagina sul Fatto Quotidiano. Insorgono le opposizioni

«Lo sciacallaggio mediatico ha superato i limiti dell’informazione. A causa di un forte ritardo di Trenitalia, il ministro Lollobrigida, che aveva premura di essere presente ieri a Caivano, ha chiesto, essendoci tutte le condizioni, di scendere dal treno e proseguire in auto». Il deputato FdI Marco Cerreto legge così la vicenda riportata dal Fatto Quotidiano, che invece dal Pd Andrea Casu inquadra dicendo che «la fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino, come si apprende oggi dalla stampa, è un atto di un’arroganza ingiustificabile».

«Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu», dice ancora il deputato Pd che accusa l’esponente FdI di «uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni di cui fa parte» e annuncia che «presenteremo immediatamente un’interrogazione in Parlamento per fare subito piena luce su questa brutta storia».
«Criticare ogni volta chi fa bene il proprio lavoro non giova a nessuno. La polemica sterile, la vignetta di turno in prima pagina non fa ridere, anzi - torna a controbattere da FdI Cerreto, per il quale «la prima pagina del Fatto Quotidiano è controinformazione» - sottolinea ancora di più la cattiva informazione che è serva di una politica scorretta che per anni ha governato la nazione. Se il ministro Lollobrigida non fosse stato presente, avremmo avuto titoloni: lo Stato assente ed invece, che piaccia o meno a certa stampa politicizzata, lo Stato c'è e lo sta dimostrando in ogni modo cercando di dare risposte concrete, riportando legalità, sicurezza, fiducia in quei territori che vivono in stato di degrado e di abbandono. Da cittadino e parlamentare campano, ringrazio personalmente il ministro che ha trovato la soluzione alternativa, sapendo bene quanto fosse importante la sua presenza in una terra delicata come Caivano».

«Un treno è in ritardo e il ministro Francesco Lollobrigida lo fa fermare per salire assieme al suo staff su un’auto blu per non perdere l’opportunità di tagliare un nastro a un evento», ribadisce invece l’eurodeputato M5s Mario Furore. «Il cognato di Giorgia Meloni, paracadutato in un posto di governo, è una barzelletta che non fa ridere. A tutti i passeggeri che si trovavano sullo stesso Frecciarossa in cui viaggiava Lollobrigida - incalza - rivolgiamo la nostra solidarietà: non essere imparentati con la presidente del Consiglio significa sopportare in silenzio i soprusi di chi utilizza un mezzo pubblico come fosse il suo taxi privato».
«Dalla sovranità alimentare per l’Italia alla sovranità ferroviaria per se stesso. Se risultasse vera la notizia che Lollobrigida ha fatto fermare un treno, non dovrebbe attendere oltre e correre in Parlamento a spiegare», annota Riccardo Magi. «I cittadini, già vessati da un sistema di trasporti nazionale penoso, devono anche subire l’umiliazione di un ulteriore ritardo per le esigenze di un ministro. Il vero problema, è che questa classe politica oggi al governo non si sente amministratore pro tempore del Paese ma padrone dell’Italia, tanto da sentirsi in diritto di bloccare i treni», afferma ancora il segretario di Più Europa.

Renzi: "Se Lollobrigida ha fermato treno si dimetta"

«Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti», sottolinea Matteo Renzi. «I ministri - riprende l’ex presidente del Consiglio, e leader Iv - possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini».
«Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida», anticipa Renzi.

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