Giovedì 10 Ottobre 2024

Cub conferma lo sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici per lunedì 27 novembre

I sindacati di base confermano lo sciopero di 24 ore di lunedì dei mezzi pubblici, dopo il confronto al Mit con il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Lo riferisce la Cub. Ennesimo round nello scontro infinito tra Matteo Salvini e i sindacati sugli scioperi nei trasporti. Questa volta a sfidare il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, dopo Cigil e Uil la settimana scorsa, sono di nuovo i sindacati di base, che hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale per lunedì 27 novembre. «Scioperiamo per aumenti salariali dignitosi, migliori condizioni di lavoro, la tutela di salute e sicurezza» ma anche "contro le privatizzazioni» e «contro il violento attacco al diritto di sciopero da parte del governo di destra», affermano le sigle sindacali Cobas, Usb, Cub Trasporti, Sgb e Orsa. Immediata, nei giorni scorsi, la replica di Salvini. «Siccome io ritengo che il diritto allo sciopero sia sacrosanto ma anche il diritto al lavoro degli italiani, cercheremo di limitare al massimo i disagi per i cittadini», ha detto il ministro, col suo Ministero già al lavoro sulla questione e quindi pronto a intervenire con una eventuale precettazione. «Gli scioperi cadono quasi sempre il venerdì o il lunedì, difficilmente vedo uno sciopero di mercoledì», ha rimarcato Salvini. E proprio in tema di trasporti si è aperto oggi l’ottavo Forum internazionale di Conftrasporto-Confcommercio per fare il punto sul settore. Nel corso dei lavori è stato illustrato uno studio Svimez secondo cui le infrastrutture stradali disegnano "due Italie": carenti al Sud, congestionate al Nord e con un "grande ritardo» per quanto riguarda la rete ferroviaria. Nel Meridione, ad esempio, ci sono solo 181 km di rete ferroviaria ad Alta velocità (12,3% del totale) esclusivamente in Campania. Un «gap enorme» per elettrificazione della rete: 58,2% al Sud, 80% al Centro-Nord, bassa quota del doppio binario (31,7% contro il 53,4% al Centro-Nord). Inoltre la dotazione di infrastrutture stradali del Sud è «molto inferiore» per estensione della rete autostradale (1,87 km per 100 km2 contro 3,29 al Nord e 2,23 al Centro). «È urgente investire in infrastrutture per colmare il gap Nord-Sud», ha detto il presidente di Conftrasporto, Pasquale Russo, denunciando quanto «sia stato sbagliato, nelle scelte compiute in passato, non aver finanziato le infrastrutture fisiche stradali» e quanto sia «controproducente» aver lasciato autostrade e aeroporti fuori dal Pnrr. «Trasporti e logistica sono indispensabili per ridurre le fratture storiche del Paese, tra regioni e territori, tra Nord e Sud», ha sottolineato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento, indicando quanto sia «essenziale realizzare - presto e bene - gli interventi del Pnrr e del Piano Complementare, che davvero possono rappresentare una svolta decisiva» per l’Italia. «La qualità delle infrastrutture e dei servizi di trasporto e logistica, da un lato favorisce le reti corte, riducendo le distanze interne e offrendo così 'cittadinanza pienà anche alle aree interne e periferiche, dall’altro lato presidiano le reti lunghe, contribuendo all’apertura globale del sistema Paese», ha spiegato Sangalli.

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