«Un’adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali». Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, dopo la rilevazione della percentuale di aderenti sciopero di 8 ore indetto dopo l’ennesimo incidente mortale, per sollecitare il Governo a intervenire per risolvere l'annoso problema dei passaggi a livello. «Ringraziamo lavoratrici e lavoratori che hanno aderito alla protesta e ci scusiamo con le persone alle quali oggi abbiamo creato disagio», aggiungono, «ma, considerato che nell’incidente, oltre a una capotreno e all’autista del camion che hanno perso la vita, sono rimasti feriti anche dieci passeggeri, ai quali auguriamo una veloce guarigione, siamo certi che hanno capito che lo sciopero si è reso indispensabile anche nel loro interesse», spiegano.
«Giusto lo sciopero per l’ennesimo incidente ferroviario in Calabria. Quanto accaduto non è per pura fatalità, ma deriva dalle condizioni disastrose in cui versano le ferrovie italiane, in particolare nel Mezzogiorno, dove gli standard di sicurezza sono ridotti ai minimi termini, con linee antiquate, a binario unico senza elettrificazione». Così il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo in occasione dello sciopero dei lavoratori di tutto il Gruppo Fs e di tutte le imprese ferroviarie indetto unitariamente dai sindacati di categoria per la giornata di oggi in seguito all’incidente ferroviario avvenuto martedì nei pressi di Thurio di Corigliano Rossano.
«A fronte di questo quadro - sottolinea il dirigente sindacale - il Governo non riesce a spendere le risorse messe a disposizione dal Pnrr anzi, molte opere specialmente nel Sud, in Calabria e in Sicilia, vengono definanziate rimandando sine die la loro realizzazione. Tra queste, per citarne solo alcune, quelle relative alla messa in sicurezza del sistema di gestione del traffico ferroviario, 504 milioni di euro (Ertms), la linea d’alta velocità Roma-Pescara da 620 milioni di euro, la velocizzazione della linea Lamezia Terme-Catanzaro e della Sibari-Porto Salvo, la stessa Circonvallazione di Trento per 930 milioni». "L'Esecutivo - conclude Gesmundo - preferisce inseguire le vacuità e gli spot pubblicitari del Ministro Salvini sul Ponte dello Stretto, che nelle attuali condizioni è assolutamente inutile e rappresenta uno spreco di ingenti risorse. Motivo per cui sosteniamo e parteciperò alla manifestazione nazionale del 2 dicembre a Messina 'Lo stretto non si tocca'».
Lo sciopero di 8 ore (proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal) ha coinvolto soprattutto i treni regionali.
"In Sicilia altissima adesione del 90% dei lavoratori allo sciopero dei ferrovieri, indetto dai sindacati dopo l’incidente che, in Calabria, a un passaggio a livello, è costato la vita a due persone". Così in una nota la Filt Cgil, che aggiunge: "Una protesta dunque per chiedere sicurezza, a partire dall’abolizione dei passaggi a livello, in prossimità dei quali accadono l’80% degli incidenti, e per questo da anni rivendicata dalle organizzazioni dei lavoratori". La Filt rileva che "gli incidenti potrebbero essere ridotti notevolmente con l'applicazione di una nuova tecnologia, già in possesso di Rfi, chiamata PAI-PL".
«L'adesione allo sciopero è stata di oltre il 60 %. Per quanto ci riguarda è un ottimo risultato». Lo comunica il segretario generale della Filt Cgil Puglia, Giuseppe Guagnano, in riferimento allo sciopero indetto oggi dalle sigle sindacali dopo l’incidente avvenuto due giorni fa in Calabria. "Abbiamo - aggiunge - sin da subito condiviso le motivazioni di questo sciopero su quelle che sono tutte le criticità per assicurare standard di sicurezza adeguati al personale. Lo ripeto siamo soddisfatti dell’adesione allo sciopero di oggi».
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