Parte, nel più grande gruppo mondiale dell’occhialeria, una sperimentazione sulla «settimana corta» che vedrà i poco meno di 20 mila dipendenti degli stabilimenti italiani di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino (Belluno), Pederobba (Treviso), Lauriano (Torino) e Rovereto (Trento), lavorare, per 20 settimane l’anno, solo dal lunedì al giovedì, per fruire così di un intero week end libero da impegni, e tutto questo a parità di salario. E’ il cuore del nuovo contratto integrativo sottoscritto alla Luxottica (EssilorLuxottica) tra l’azienda e le organizzazioni sindacali e che introduce tale possibilità su base volontaria. Il «prezzo» per ciascun lavoratore che vorrà aderire all’opzione è il sacrificio di cinque permessi retribuiti l’anno per coprire altrettanti venerdì liberi, mentre gli altri 15 saranno a carico dell’azienda. «I lavoratori - dice Milena Cesca, segretaria generale Femca Cisl Belluno - oggi alle aziende chiedono soprattutto tempo di vita, e la vera sfida è di dimostrare che si può essere efficienti e produttivi lavorando meno ore. Il mondo del lavoro sta attraversando una fase di profonda trasformazione. I giovani sono molto più dinamici, non sono più attaccati al posto fisso come un tempo, cambiano lavoro più spesso e vanno dove c'è più welfare e più flessibilità». «In un’epoca di grandi mutamenti economici e sociali - rileva Francesco Milleri, ad Essilux- emerge l’urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro Paese. Con le persone e le parti sociali oggi si concretizza in un accordo ispirato a principi di equità e inclusione, in cui il talento del fare ricopre un ruolo centrale. Un patto di lungo periodo, che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro». Nel contratto sono previsti altri punti qualificanti. Ai lavoratori in uscita, ad esempio, verrà concesso il part time per 3 anni con contributi pieni e i giovani che prenderanno il posto dei pensionandi non saranno più assunti a tempo parziale, come avvenuto finora, ma da subito a tempo pieno. Come nel 2019 è poi stabilita la stabilizzazione a tempo indeterminato di 1.550 lavoratori oggi in somministrazione e si sostiene il diritto allo studio dei lavoratori-studenti estendendo il diritto dei tre giorni di permesso non solo per esami universitari ma anche per master, Its, istituti ottici e secondari digitali tecnologici e prevedendo ulteriori 24 ore su base annuale per favorire la gestione dei percorsi di formazione. Sotto il profilo economico va infine sottolineato l'aumento del valore complessivo del premio di risultato, con soglia minima elevata da 800 a 1000 euro, e il riconoscimento dello stesso al 100% anche ai lavoratori somministrati.