Disabilità e diritti, Mattarella: “Ostacoli e superficialità sui social media, si cambi prospettiva”. Il Papa: “Includiamo”
«A distanza di 17 anni dalla approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ancora numerosi sono gli ostacoli all’esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale, politico, lavorativo ed economico. La superficialità con cui si utilizzano sui “social media” espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile". Un monito potente, quello pronunciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Giornata internazionale dei diritti delle persone con Disabilità, istituita dall'Onu nel 1992 e fissata il 3 dicembre. Il Capo dello Stato, evidenziando la persistente attualità del disagio sociale patito da chi convive con la disabilità, ha voluto fare espresso riferimento ad una delle peggiori derive della contemporaneità, quella che si lega alle dinamiche web capaci di travolgere in particolare le persone più fragili e meno capaci di difendersi. E proprio a danno di esse si amplificano in maniera drammatica gli effetti di quella deresponsabilizzazione causata dalla "distanza" digitale, che sfuma la percezione di quanto i comportamenti virtuali abbiano gravissimi effetti "reali". E forte è la denuncia contro una condizione di esclusione sociale che si esplica non solo nei casi clamorosi consegnatici dalle cronache, ma in una diffusa, latente attitudine a tenere a distanza tutto ciò che appare in qualche modo "diverso". Cambiare prospettiva: la disabilità come risorsa "Nel nostro Paese - prosegue Mattarella - le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti. Abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni. È necessario cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi. Le persone con disabilità chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti».
Il messaggio del Papa
«Oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità. Accogliere e includere chi vive questa condizione aiuta tutta la società a diventare più umana. Nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle scuole, nel lavoro, nello sport, impariamo a valorizzare ogni persona con le sue qualità e capacità. E non escludiamo nessuno». Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in video collegamento da Santa Marta nel suo appello letto da monsignor Filippo Braida della Segreteria di Stato.
Il MIM: la scuola luogo equo e accessibile
Anche il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha voluto celebrare questa giornata ribadendo "i principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società, al fine di garantire pari opportunità e assenza di discriminazioni e promuovendo la consapevolezza in merito alle diverse forme di disabilità". "Il 3 dicembre di ogni anno - ricorda la nota inviata dalla Direzione generale per lo Studente, l'Inclusione e l'Orientamento scolastico - ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’ONU nel 1992. Nel 2006, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità ha sottolineato l’esigenza di difendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del 3 dicembre, la qualità della vita delle persone con disabilità rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende celebrare questa giornata ribadendo tali principi, al fine di garantire pari opportunità e assenza di discriminazioni e promuovendo la consapevolezza in merito alle diverse forme di disabilità. Le sinergie dell’intera comunità educante, infatti, hanno reso la Scuola un luogo equo ed accessibile, in cui, attraverso il percorso formativo individualizzato condiviso con più soggetti istituzionali, viene garantita alle studentesse e agli studenti con disabilità la massima valorizzazione delle proprie potenzialità e della propria autonomia, ben oltre la semplice “istruzione”, con l’obiettivo di migliorarne la qualità dell’esistenza". Le istituzioni scolastiche sono quindi invitate a realizzare "iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi relativi alla disabilità, anche attraverso l’organizzazione di forum, discussioni pubbliche, campagne informative, con l'obiettivo di sviluppare nuovi strumenti, strategie e risorse per favorire l'inclusione, da sempre punto di forza del sistema educativo italiano".