Venerdì 11 Ottobre 2024

Morti sospette nella Rsa. Prima l'ergastolo, poi la scarcerazione: assolto l'infermiere Leopoldo Wick

Condannato all’ergastolo in primo grado, assolto in appello dall’accusa di aver procurato la morte di alcuni anziani in una Residenza sanitaria assistenziale dell’Ascolano. Dopo il clamoroso verdetto della Corte d’Assise d’appello di Ancona, che ha anche disposto l’immediata scarcerazione, l’imputato Leopoldo Wick, infermiere ascolano di 60 anni, è scoppiato in lacrime. Erano otto i casi di omicidio e sette di tentato omicidio, tra il 2017 e 2018, che la Procura di Ascoli Piceno gli addebitava ai danni di anziani ospiti della Rsa di Offida (Ascoli Piceno) dove l’uomo lavorava. L’accusa era aver scientemente somministrato farmaci che in alcuni casi avrebbero condotto al decesso di anziani e in altri avrebbero messo a rischio la loro vita. Al termine del processo di primo grado la Corte d’Assise di Macerata aveva inflitto la pena massima dell’ergastolo in primo grado. Oggi il ribaltone in appello con l’assoluzione e una formula pesante, «perché il fatto non sussiste», che ha fatto gioire la difesa dell’imputato. «I giudici oggi non hanno detto semplicemente che Wick non è omicida ma, vista la formula, immaginiamo che sia insorto in loro il sospetto che questi omicidi non siano mai avvenuti», hanno commentato gli avvocati Francesco Voltattorni e Tommaso Pietropaolo. Commozione ma nessuna parola da Wick al termine dell’udienza che segna una svolta dopo tre anni e mezzo di detenzione nel carcere di Ascoli, interrotti solo sei mesi, dopo la concessione dei domiciliari disposta a fine 2021 dalla Corte d’Assise di Macerata. Il verdetto assolutorio dopo tre ore di camera di consiglio. L’infermiere «è molto provato fisicamente e mentalmente da questa vicenda, - hanno riferito i difensori - dalle accuse che ha sempre respinto e che non avevano alcun fondamento visto che contro di lui non c'erano né prove, né indizi». La Corte ha disposto l’immediata scarcerazione di Wick condannando al pagamento delle spese processuali le parti civili che si erano costituite: si tratta dei familiari di anziani per i cui casi in primo grado Wick era stato assolto. Coloro che nel frattempo hanno incassato la provvisionale stabilita dai giudici maceratesi dovranno invece ora restituire le somme: l’infermiere ascolano era stato condannato in primo grado all’ergastolo, il primo giugno 2022, dalla Corte d’Assise di Macerata che lo aveva ritenuto responsabile di sette degli otto omicidi contestati e di uno dei quattro casi di tentato omicidio. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. Solo dopo averle lette e valutate la Procura generale di Ancona, che aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, deciderà se proporre ricorso per Cassazione.

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