Sabato 12 Ottobre 2024

Operaio 28enne muore schiacciato dal carico di una gru in un cantiere in centro a Milano

Aveva 28 anni, moglie e figli in Egitto e due o tre parenti a Milano a lavorare, come lui, nei cantieri edili della metropoli, l’operaio morto questa mattina nel centro di Milano, schiacciato dal carico di una gru. L'ennesima morte che apre nuovamente la polemica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La vittima, Mohamed Alì Fathi Abdelghani, originario di Fayoum, lavorava nell’edilizia da anni. Il cantiere, una torre di 10 piani che affaccia sul rilevato ferroviario della Stazione Centrale, è stato posto sotto sequestro e l’autorità giudiziaria aprirà un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Il 28enne si trovava proprio all’ultimo piano per far depositare, dal braccio della gru, una cassaforma metallica, un enorme telaio, che poi sarebbe stato montato sui precedenti e riempito di cemento armato. Invece l’imbragatura ha ceduto e l'uomo è rimasto schiacciato dall’enorme manufatto metallico. Inutile l’arrivo del 118, che non ha potuto nemmeno raggiungere il corpo fino a quando non è stato liberato dai vigili del fuoco. E sempre oggi nel Milanese, un altro operaio, di 22 anni, è rimasto incastrato con una gamba nel macchinario con cui stava lavorando in un’azienda a Cinisello Balsamo. Ricoverato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita. In memoria dell’operaio deceduto la seduta del Consiglio comunale di Milano, oggi, è iniziata con un minuto di silenzio. "Continuiamo a fare richiami sulla sicurezza - ha detto il sindaco, Giuseppe Sala - ma obiettivamente non si fa abbastanza. Vanno bene i protocolli, va bene tutto, però c'è da fare di più. A Expo c'era una vigilanza continua sui lavori». «La tragica contabilità degli incidenti sul lavoro registra oggi una nuova vittima a Milano. Dopo i sopralluoghi in Liguria e in Veneto, sarà la Lombardia la prossima regione ad essere visitata dalla commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro del Senato, così come deciso nell’ultimo ufficio di presidenza della commissione la scorsa settimana, con l’accordo di tutti i gruppi e del presidente senatore Magni». Lo ha reso noto la senatrice del Pd, capogruppo del partito nella commissione d’inchiesta del Senato sulle Condizioni di lavoro, Cristina Tajani, che è stata anche assessora al Lavoro in comune a Milano: «È evidente - ha aggiunto - che gli attuali strumenti messi in campo per contrastare gli infortuni non sono sufficienti». «L'ennesima vita spezzata da commemorare - ha commentato la Cgil di Milano - ma noi siamo stanchi di commemorare uno ad uno i morti sul lavoro quando le morti andrebbero prevenute collettivamente».

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