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Lei non vuole una relazione, lui la perseguita: scatta il primo braccialetto elettronico "d'urgenza"

Braccialetto elettronico per un trentenne italiano residente in un comune dell’hinterland a sud di Monza, in quanto ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una giovane ragazza con la quale aveva avuto un flirt. L’uomo non si era rassegnato alla decisione della donna di non voler intraprendere una relazione sentimentale. E’ quanto disposto dalla Polizia di Stato della divisione anticrimine della questura di Monza e della Brianza che hanno eseguito il decreto - emesso dal presidente del Tribunale di Milano Sezione Autonoma Misure di Prevenzione di Milano, Giuseppe Cernuto, su proposta del Questore di Monza e della Brianza, Salvatore Barilaro.

L'uomo con precedenti penali e di polizia per rissa, danneggiamento e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha evidenziato «pericolosità qualificata» a seguito di allarmanti episodi di atti persecutori, ha inoltre violato in diverse occasioni un precedente provvedimento di ammonimento del Questore e per questo arrestato in flagranza da personale della Squadra Mobile brianzola nel settembre scorso, dopo che, per l’ennesima volta, si era appostato presso la fermata dell’autobus utilizzato dalla ragazza per raggiungere il luogo di lavoro sito in una zona centrale del capoluogo brianzolo, cercando di raggiungerla con la propria autovettura tappezzata di striscioni con scritte riportanti frasi sulla stessa e venendo prontamente bloccato e trovato in possesso di tre cacciavite.

A seguito del conseguente giudizio per direttissima, è stata disposta dal Gip del Tribunale brianzolo la misura cautelare del divieto di ingresso a Monza a cui è seguita la condanna in primo grado ad anni 1 e mesi 6 di reclusione. Tuttavia, nonostante la condanna e la misura cautelare in essere, nel mese di novembre scorso e fino a pochi giorni fa, in più occasioni l’uomo ha raggiuto la ragazza sul luogo di lavoro, presso locali ove trascorreva la serata, ingenerando nella stessa e nei suoi amici e conoscenti un certificato stato di ansia.

Scatta il primo braccialetto elettronico "d'urgenza"

La misura è stata approvata dal presidente della sezione autonoma Misure di Prevenzione di Milano, Giuseppe Cernuto. È il primo caso in Italia che vede applicato il nuovo Ddl contro la violenza sulle donne, entrato in vigore il 9 dicembre. Tra le «strette» della nuova normativa, l’applicazione del braccialetto in presenza dei soli «reati spia o minacce». In caso di manomissione l’uomo potrà essere arrestato anche fuori flagranza di reato. L’uomo ha accettato di indossarlo, in alternativa al presentarsi alle Forze di Polizia ogni tre giorni: è obbligato a non avvicinarsi a luoghi frequentati dalla giovane e a tenere da lei una distanza di almeno 500 metri.

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