Lunedì 14 Ottobre 2024

Le reazioni dell'opposizione dopo le parole della Meloni. Il Pd: “È forse sotto ricatto?”. M5S: “Da Prima Repubblica”

Tra vittimismo, gravi menzogne e omissioni, l’amara verità sull'inadeguatezza della sua classe dirigente post-fascista, sorgono inquietanti domande. Meloni dice di non essere ricattabile, bene; ma chi sta ricattando la Presidente del Consiglio? Chi vuol condizionare il Governo italiano? Parli chiaro». Lo scrive su X Giuseppe Provenzano della segreteria nazionale del Pd.

Italia Viva polemica

«In una surreale conferenza stampa, nella quale si galleggia a colpi di propaganda su Mes, riforme, banche, piano Mattei (ma quale??? Quello della cabina di regia a 2 milioni di euro?) la soluzione all’immigrazione viene spostata alla fine della legislatura. Però è cambiato l’approccio... tranquilli». Così sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva. «In ogni caso - aggiunge Borghi - un Presidente del Consiglio non può limitarsi alla battuta -allusiva quanto obliqua- secondo la quale 'qualcuno in questa nazione ha pensato di poter dare le carta'. Deve dire a chi si riferisce, se è un potere o un ordine dello Stato o chi altri. E chi sarebbe l’entità che - per usare le parole del Primo Ministro - 'spaventa se non fai quello che vuoi'?».

Le critiche mosse dal M5S

«Le parole di Meloni sulle accuse di familismo tradiscono l’adesione a quella convenzione propria della «prima Repubblica» che abbiamo denunciato sollevando il caso di parentopoli. Rispondendo a una domanda Meloni dice testualmente: 'Mia sorella è da 30 anni militante di Fdi, forse la dovevo mettere in una partecipata statale come fanno gli altri, l’ho messa a lavorare al partito miò, a voler ammettere che se ho un parente e faccio politica in qualche modo lo devo piazzare da qualche parte, che sia una partecipata o nel partito mio. Questo è esattamente quel messaggio tossico e distorto che nell’Italia, dove si fa del merito un valore supremo, non dovrebbe passare». A sottolinearlo in una nota è Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S alla Camera. «È quel messaggio tossico - aggiunge - che i milioni di giovani italiani senza le stesse opportunità di chi ha un parente con un nome importante rifiutano e che non dovrebbero mai ascoltare dal Presidente del Consiglio».

La stoccata di Renzi

«Ho visto la conferenza stampa di Giorgia Meloni. Mai sentite così tante bugie tutte insieme. La premier dice che lei non ha aumentato le tasse: evidentemente le accise sulla benzina e l’IVA sugli assorbenti si sono aumentate da sole. La premier dice che bisogna conciliare la maternità con il lavoro però nel frattempo aumenta l’IVA sui pannolini e sui prodotti per i bambini». Lo scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi. «La premier - prosegue - dice che non ha mai chiesto le dimissioni degli avversari quando era al Governo eppure a me chiedeva le dimissioni una volta al mese: per le banche, Unicef, Tempa Rossa. La premier dice che poteva mettere sua sorella in una partecipata come fanno gli altri: gli altri chi? Forse il leader Nord Coreano fa così con la sorella. Forse. La premier dice che lei non ha problemi con la sua classe dirigente: il cognato ferma i Frecciarossa e spende milioni di euro per la sua segreteria, il pistolero spara e invoca l’immunità parlamentare, il sottosegretario alla giustizia organizza i veglioni con la polizia penitenziaria come fosse una propria falange privata. La premier dice che sull'immigrazione il clima è cambiato e infatti gli sbarchi sono aumentati del 50% alla faccia di chi come lei diceva «Chiuderemo i porti». Per ora stanno chiudendo solo gli occhi davanti alla realtà. Ora la Meloni entrerà in modalità campagna elettorale, radicalizzando su Elly Schlein e cannibalizzando Tajani e Salvini. Ma poi la realtà le presenterà il conto, cominciando dai 30 miliardi di euro che deve trovare da qui alla fine dell’anno. I bugiardi hanno questo di bello: pensano che la gente creda per sempre a quello che dicono. All’inizio è così. Poi all’improvviso la realtà emerge, tutta insieme. Buon 2024, cara Presidente Meloni. Per il prossimo anno anche meno, per favore: meno post, meno bugie e soprattutto meno tasse. Facci questo regalo: almeno togli le tasse che hai messo tu».  

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