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Per Ester Palmieri una coltellata fatale, è omicidio premeditato

Ester Palmieri

L’autopsia sul corpo di Ester Palmieri, la mamma di 37 anni uccisa ieri dall’ex compagno Igor Moser nella propria abitazione a Montalbiano, frazione del Comune di Valfloriana, in Trentino, conferma l’ipotesi degli inquirenti sulla premeditazione. L’uomo ha infatti commesso il delitto con un coltello da caccia portatosi da casa.

Si esclude così che il 45enne, di professione boscaiolo, possa aver trovato l'arma sul posto, servendosi di un coltello da cucina. Il dato permette di definire meglio la tragica vicenda, aggiungendosi alle informazioni raccolte dagli investigatori. Per la Procura i contorni della vicenda sono ora abbastanza chiari. Il fascicolo, affidato alla pm Maria Colpani, molto probabilmente verrà chiuso nell’arco di poche settimane.

Dalle ricostruzioni, Moser si è recato nell’abitazione in cui la donna viveva con i tre figli verso le 9 del mattino. Il suo ingresso nella casa è stato visto da alcuni testimoni. Presumibilmente il 45enne è stato accolto in casa dall’ex compagna, che non si aspettava di essere aggredita ed è stata colta di sorpresa. A far propendere gli inquirenti per questa ipotesi vi è il fatto che la 37enne stringeva ancora nelle mani gli occhiali, che solitamente portava indossati.

A carico dell’uomo non vi erano denunce per violenze o per atti persecutori, e quindi non è mai stata attivata nessuna misura relativa al Codice rosso.

Il femminicidio è avvenuto in circa 15 minuti, visto che un quarto d’ora dopo il suo ingresso nell’abitazione di Palmieri l'uomo è stato visto rientrare in auto e lasciare Montalbiano per dirigersi verso Castello di Molina di Fiemme, dove risiedeva e dove è stato travato senza vita da un amico.

Il corpo della 37enne è stato invece rinvenuto nella cucina della sua abitazione nel primo pomeriggio dalla madre, preoccupata del fatto che non rispondesse alle chiamate. L’esame autoptico sul corpo della donna, avvenuto all’ospedale Santa Chiara di Trento, è stato affidato dalla Procura della Repubblica al medico legale Dario Raniero, dell’ospedale di Verona.

Dai primi riscontri è emerso che Ester Palmieri è stata colpita da un fendente al collo, recidendo in un solo colpo sia l’arteria carotide, sia la vena giugulare. La morte è quindi sopraggiunta rapidamente per shock emorragico.

La coppia, in fase di separazione, aveva tre figli, rispettivamente di dieci, nove e cinque anni. Al momento dei fatti si trovavano a scuola, dove sono poi stati raggiunti e presi in custodia da uno zio.

«Le raccomandavo sempre: "Stai attenta quando esci dal negozio, guardati le spalle, non stare mai da sola", e lei mi rispondeva: "Tu sei esagerata, anzi, io ho paura che lui si faccia del male". Lui diceva che si sarebbe ammazzato, non aveva mai accettato la separazione», ha dichiarato la sorella della donna, Armida Palmieri.

La piccola comunità di Valfloriana, Comune di circa 500 abitanti in Val di Cembra, è sconvolta dall’accaduto. Alcune attività commerciali della zona hanno chiuso i battenti per qualche giorno, esponendo cartelli di lutto e contro la violenza sulle donne. Il sindaco Michele Tonini ha firmato un’ordinanza per la chiusura della scuola primaria del Comune oggi e nella giornata in cui verranno celebrati i funerali.

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