
In Italia ogni anno circa 1.400 bambini ricevono una diagnosi di malattia oncologica, ai quali si aggiungono altri 800 adolescenti. Ma grazie ai progressi scientifici il tasso di guarigione è molto cresciuto, arrivando fino all’80%: si stima che nel nostro Paese oggi vi siano almeno 50mila persone guarite da un tumore pediatrico.
Sono i dati emersi in occasione della Giornata mondiale contro il cancro pediatrico, istituita nel 2002 dall’Oms, durante un evento alla Camera dei deputati promosso dalla Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop). «Oggi il cancro nei bambini e negli adolescenti è una malattia sempre più curabile - ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto al convegno - grazie anche a un approccio diagnostico moderno, che ha portato a una migliore comprensione dei meccanismi alla base dello sviluppo dei tumori pediatrici, creando le premesse per l’adozione di trattamenti sempre più efficaci e personalizzati». Conquiste della medicina che hanno appunto fatto crescere le percentuali di sopravvivenza passate «dal 30% circa degli anni '60 all’'80% dell’ultimo decennio». In particolare negli ultimi anni si sono raggiunti «ottimi livelli di cura e di guarigione per leucemie e linfomi» e «il sistema sanitario nazionale vanta un’eccellenza dei centri di oncologia pediatrica italiani che sono riconosciuti a livello internazionale».
Tuttavia, ha precisato Schillaci «in Italia sussistono ancora notevoli disparità nella presa in carico dei bambini e dei ragazzi». La sfida «più urgente» deve dunque essere «quella di migliorare l’accesso alle cure e all’assistenza in modo uniforme su tutto il territorio italiano». A questo proposito ha sottolineato il ministro «con un emendamento al decreto Milleproroghe, abbiamo incrementato di 400mila euro per l’anno 2024 le risorse per il fondo per l’assistenza dei bambini affetti da malattia oncologica. Dobbiamo far sì che tutti possano trovare assistenza adeguata vicino casa, tra i propri affetti e questo vale ancora di più quando parliamo di bambini e adolescenti». E' questa è anche una delle richieste illustrate dalla Fiagop: "Chiediamo che i piccoli pazienti siano accolti in strutture adeguate a loro e non nei reparti per adulti. - ha detto il presidente Paolo Viti - Chiediamo anche che i bambini malati, con le loro mamme e l’intero nucleo familiare, possano usufruire di un supporto psicologico. Vi sono troppi 'viaggi della speranzà in Italia: le strutture ospedaliere regionali dovrebbero funzionare di più e meglio». La Fiagop auspica che siano aumentati gli investimenti nella ricerca contro il cancro pediatrico, sia a livello nazionale che europeo: «solo grazie a nuovi studi scientifici, i 500 minori che ogni anno in Italia non sopravvivono potranno avvicinarsi allo zero», ha aggiunto Viti.
"Prendersi cura di una Nazione significa avere tante incombenze, ma certamente la sofferenza dei più piccoli e l’incontro con il cancro, con la malattia, per un bambino, per un adolescente deve essere priorità di ogni esponente politico - ha detto il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. - In questi quindici mesi di governo, come ministero del Lavoro, abbiamo stanziato oltre 6,2 milioni di euro per sostenere importanti progetti del volontariato e del mondo del Terzo settore, che rappresentano un’eccellenza italiana che ci contraddistingue in Europa».
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