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Gli agghiaccianti racconti della strage di Altavilla: «Kevin e papà hanno scavato la fossa per mamma»

Il racconto della strage. Di una follia che ha devastato un'intera famiglia. Digiuni prolungati, terrore, ma soprattutto supplizi, il delirio per mano dei due carnefici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, di 41 e 50 anni, arrestati con Giovanni Barreca, di 54, e la stessa giovane superstite per omicidio plurimo e pluriaggravato. La diciassettenne aveva parlato già subito dopo essere stata ritrovata, addormentata, nella villetta degli orrori: «Non avevano una religione, seguivamo Dio e basta - ha detto ai carabinieri -. Io ho conosciuto Massimo per via di mia mamma, che lo aveva conosciuto sui social. Mia madre è stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino e io ho assistito. Eravamo in cucina, era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre. La torturavano a turno, le passavano l’asciugacapelli con la massima temperatura in un punto del corpo, con la padella la colpivano sulla schiena. Hanno anche riscaldato la pinza per il camino con il fuoco e gliela hanno messa addosso». Lei e Kevin capivano che «non era normale» ma temeva che rimanessero inchiodati al loro destino. Poi però ha ammesso di più.

«La situazione che si è creata era molto scioccante e lo ritengo un vero trauma. Ho detto a Kevin che volevo andarmene di casa - prosegue -. Mia madre mi diceva di chiamare i carabinieri, ma io per paura di essere torturata non l’ho fatto. Mentre la torturavano le dicevano che era un demone. Mia madre è morta il 9 febbraio. Sabrina e Massimo mi hanno detto che ha avuto un infarto, mentre si trovava distesa a terra in cucina». Dopo la morte di Antonella, la figlia e Sabrina Fina hanno cucinato assieme il pranzo per gli altri. «Volevano farla cremare, l’hanno messa su delle tavole di legno e l’hanno portata nella parte sopra la mia casa, un terreno in salita, e l’hanno seppellita li, precisamente vicino ad una cascina - ha aggiunto - . Hanno scavato la buca con piccone e pala, mio padre li aveva perché ogni tanto scavava buche. La buca l’hanno scavata mio padre e Kevin, e sempre loro l’hanno messa nella buca. Sabrina e Massimo guardavano e dicevano di portare lì tutte le cose di mia madre e metterle nel pozzo. Erano ad esempio tazze da collezione, attrezzi da cucina che dicevano fossero maledetti, alcune bomboniere. Poi hanno coperto e dato fuoco a tutto, compresa mia madre».

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