Codice della strada, cambiano i limiti: i neopatentati potranno guidare auto più potenti. Multe ridotte per chi usa il cellulare
I neopatentati potranno guidare auto più potenti anche nei primi 3 anni dal rilascio della patente. Un emendamento alla riforma del Codice della Strada approvato in commissione Trasporti alla Camera prevede, per i primi 3 anni, il divieto di guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW. L'attuale Codice prevede invece il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture. Il ddl di riforma aveva allungato il divieto da 1 a 3 anni lasciando invariate le potenze dei mezzi dopo l’incidente causato dagli youtuber romani alla guida di una Lamborghini. In particolare: «All’articolo 117, comma 2-bis, i primi tre periodi sono sostituiti dai seguenti: 'Ai titolari di patente di guida di categoria B, per i primi tre anni dal rilascio, non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria MI, anche elettriche o ibride plug -in, ai fini di cui al primo periodo, si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW'». E’ questo il testo dell’emendamento 5.10, presentato in commissione Trasporti alla Camera, prima firmataria Renate Gebhard (Misto), riformulato con parere positivo del Mit, per il nuovo Codice della Strada. La proposta di modifica riguarda l’articolo 5, relativo all’aumento di potenza guida neopatentati, dove il comma 1 è sostituito come indicato. Si allenta, così, la stretta del Codice della strada su neopatentati e guida con il cellulare. L’esame in commissione alla Camera ha confermato la sospensione della patente per chi usa il telefonino alla guida ma ha ridotto l'aumento delle multe previsto dalla riforma voluta dal governo. Allo stesso tempo, i limiti imposti ai ragazzi alla guida delle supercar sono stati leggermente abbassati rispetto alle norme in vigore. Nel nuovo Codice della strada la sanzione per guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro rispetto all’importo originariamente previsto dal ddl di riforma, che prevedeva sanzioni da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697 euro. Si allenta anche la stretta sui recidivi: la multa passa da una forchetta compresa tra 644 e 2.588 euro ad una forbice tra 350 e 1.400 euro. Arriva, poi, un tetto massimo degli interessi sulle multe. «La maggiorazione non può essere superiore ai tre quinti dell’importo della sanzione», pari al 60%. I due emendamenti sulle sanzioni sono stati presentati da Noi Moderati, a prima firma Maurizio Lupi. «Un atto di giustizia e di equità nei confronti dei cittadini che non si troveranno più a dover pagare, dopo anni, interessi stratosferici di centinaia o addirittura migliaia di euro per non aver pagato una multa, magari per una dimenticanza o per temporanea impossibilità», commenta Lupi, sottolineando che «la multa non deve essere una tassa ma un elemento educativo, quindi meglio aumentare il numero di punti tolti» alla patente. In base al nuovo Codice chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano avrà la patente sospesa per una settimana se su questa ci sono almeno 10 punti, se però i punti sono meno di dieci la sospensione della patente sarà di 15 giorni. I tempi, poi, raddoppiano se l’uso del telefonino causa un incidente o manda fuori strada un altro veicolo. Un altro emendamento, tra i 770 che la Commissione Trasporti della Camera ha esaminato, ridefinisce i criteri per quanto riguarda le supercar. I neopatentati potranno guidare auto più potenti anche nei primi 3 anni dal rilascio della patente dopo che l’emendamento vieta la guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW. L’attuale Codice prevede, invece, il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture. Il ddl di riforma aveva allungato il divieto da 1 a 3 anni, lasciando invariate le potenze dei mezzi dopo l’incidente causato dagli youtuber romani alla guida di una Lamborghini. La commissione ha rivisto anche la normativa sugli autovelox: nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo. «Ringrazio tutti i componenti della commissione trasporti che hanno dimostrato che lavorando seriamente, mettendo al centro la sicurezza dei cittadini, la politica può rendere un buon servizio», ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sottolineando che «essere in aula il primo marzo con il nuovo codice della strada è un grande risultato».