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Nonno e papà la trovano nuda dentro un bar e scoprono un giro di prostituzione minorile gestito dal titolare

L'uomo avrebbe convinto alcuni minori a produrre materiale pedopornografico facendogli credere che sarebbe servito per organizzare incontri con personaggi famosi dello show business e della moda

Un 34enne italiano è finito in carcere a Monza, su ordine del gip di Milano, con le accuse di prostituzione minorile, pornografia minorile, sfruttamento della prostituzione e altri reati perchè avrebbe indotto, in un caso solo tentato, cinque ragazzini a prostituirsi. L’uomo, titolare di un bar nel Lecchese, era già finito nei giorni scorsi agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su minori e pornografia minorile.

Le indagini dei carabinieri di Lecco, coordinati dal pm Chiara Stoppioni (Lecco) e Giovanni Tarzia (Milano) sono nate dall’intervento dello scorso agosto nel locale del 34enne dopo che il nonno e il padre di una delle vittima l’avevano trovata nuda con il 34enne e un altro ragazzino.

Dalle successive indagini, in particolare l’analisi del telefono, è emerso che l’arrestato aveva messo in piedi un giro di prostituzione minorile in cui per vincere le ritrosie dei ragazzini, minorenni o poco più che maggiorenni, offriva loro alcol e droghe e tratteneva poi il 30% dei compensi ottenuti dai loro incontri a pagamento con i clienti.

Era sempre il 34enne a creare i profili social sulle app e accompagnare i giovani agli appuntamenti. Inoltre, ad alcuni di loro avrebbe fatto produrre materiale pedopornografico facendo credere loro che sarebbe servito per organizzare incontri con personaggi famosi dello show business e della moda. Il 34enne sarà sentito domani dal gip Roberto Crepaldi per l’interrogatorio di garanzia.

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