Garza nel cuore di un paziente 62enne poi deceduto. Interdetto Enrico Coscioni, presidente Agenas

Misura interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per un anno per Enrico Coscioni, primario del dipartimento di Cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. La vicenda riguarda la morte, il 20 dicembre del 2021, di un paziente, Umberto Maddolo di 62 anni, deceduto dopo aver subito un delicato intervento chirurgico (sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronarica) e nel cui corpo fu lasciato un lembo di garza. Il gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura che ha delegato i carabinieri del Nas per le indagini, ha disposto, inoltre, la misura interdittiva del divieto di esercizio della professione medica anche per altri quattro componenti dell’equipe chirurgica, composta dai sanitari Gerardo Del Negro (nove mesi), Pietro Toigo (nove mesi), Francesco Pirozzi (sei mesi) e Aniello Puca (sei mesi). Il giudice ha respinto la richiesta di misura interdittiva della sospensione di Coscioni dall’esercizio del pubblico ufficio ricoperto quale presidente dell’Agenas, ente pubblico non economico di rilievo nazionale e organo tecnico scientifico del Servizio sanitario nazionale. Contro questa decisione, la Procura salernitana, guidata da Giuseppe Borrelli, si riserva di proporre appello.