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Sono 120 le donne uccise nel 2023, la metà dal compagno o dall'ex. Già 20 dall'inizio del 2024

Opera realizzata da una giovane donna a San Lorenzo contro i femminicidi, Roma, 20 novembre 2023. Ogni figura ha il nome di una vittima e fa tutto il giro dell'isolato.

Sono 120 le donne uccise nel 2023, delle quali 64 da partner o ex compagni con una diminuzione del 6%. Anche l’incidenza delle donne uccise in ambito familiare/affettivo evidenzia una diminuzione tra il 2020 e il 2023: in circa un quarto dei casi le uccisioni di donne si collocano nel quadro del rapporto genitori/figli. Ad uccidere le madri sono stati nell’89% degli episodi i figli maschi.

I presunti autori degli omicidi di donne risultano individuati con percentuali intorno al 90%. Sono alcuni dei dati contenuti nel report «8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Donne vittime di violenza», del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, Ufficio a composizione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Un documento che analizza il quadriennio 2020/2023 e realizzato in collaborazione con la Lega Pallavolo Serie A Femminile visto che giovani campionesse hanno arricchito il documento con le loro testimonianze sul valore dello sport per promuovere un’effettiva parità di genere. Nel 2023 si registra anche, una diminuzione dei maltrattamenti contro familiari e conviventi e degli atti persecutori, reati nei tre anni precedenti, avevano entrambi già evidenziato un incremento costante.

Di segno opposto le violenze sessuali: nel quadriennio c'è un trend di crescita per le violenze sessuali incremento, viene fatto notare nel documento, che almeno in parte, essere letto quale il parziale «affioramento di un sommerso», ossia la testimonianza anche di una aumentata sensibilità verso il fenomeno.

Nel rapporto viene definito «interessante» anche il dato inerente all’applicazione del «codice rosso», che vede un "significativo incremento», sia dei delitti commessi che delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti» come la violazione di provvedimenti di allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Ma anche in questo caso il dato «può essere interpretato in modo positivo» ovvero «come un incremento della propensione alla denuncia».

Polizia: 20 donne uccise dall'inizio dell'anno

Dall’inizio dell’anno al 3 marzo in Italia sono stati commessi 60 omicidi, tre in più rispetto a quelli commessi nello stesso periodo dell’anno precedente; 20 le vittime donne, come un anno fa. Sono alcuni dei dati contenuti nel Report settimanale sul fenomeno curato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale. Sempre dal primo gennaio, gli omicidi commessi in ambito familiare/affettivo sono stati 29 (28 un anno fa) con 18 vittime donne, due in meno dello stesso arco di tempo del 2023. In flessione, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 15 diventano 10, con le vittime donne che da 13 scendono a 8.

Nel Report annuale della stessa Dac, diffuso alla vigilia dell’8 marzo, si ricorda che gli omicidi volontari commessi in Italia nel 2023 sono stati 334, otto in più rispetto all’anno precedente: l’incremento rispetto al 2020 sale però al 16%. Le vittime donne l’anno scorso sono state 120, a fronte delle 128 dell’anno precedente: gli omicidi commessi in ambito familiare/affettivo nel 2023 sono stati 147, con 97 vittime donne (-4% nel quadriennio); 69 quelli commessi da partner o ex, con 64 vittime donne (-6% rispetto al 2020). Analizzando il solo 2023, le donne vittime di omicidio costituiscono il 36% del totale: di queste, il 97% erano maggiorenni e l’87% italiane.

L’azione di contrasto mostra un trend altalenante, con valori che tra il 2020 e il 2023 si attestano tra l’88 e il 93% di casi scoperti. Per il territorio nazionale il «tasso medio» degli omicidi in rapporto alla popolazione residente è pari a 0,56 per 100mila abitanti (considerando le vittime di entrambi i sessi), con un valore più elevato per il genere maschile, pari allo 0,74, rispetto a quello femminile, che si attesta a 0,4. Per quanto attiene infine al 'modus operandì, negli omicidi volontari di donne avvenuti in ambito familiare/affettivo si rivela preminente l’uso di armi improprie e/o armi bianche, che ricorre in 41 casi; in 27 eventi sono state utilizzate armi da fuoco. Seguono le modalità di asfissia/soffocamento/strangolamento e lesioni o percosse, entrambe utilizzate in 14 omicidi, e avvelenamento in un unico caso.

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