
Una differenza sostanziale tra camorra e 'ndrangheta? Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, già in Calabria, la vede nelle stese, intervistato da Giorgio Zanchini nella trasmissione Radio anch’io su Rai Radio 1 nella Giornata per la memoria delle vittime innocenti della mafia. "In Calabria le stese sarebbero inconcepibili. Io ho avuto difficoltà a capirle, a digerirle a metabolizzarle. La stesa vuol dire che due ragazzi su una moto entrano in una piazza e cominciano a sparare ad altezza d’uomo e tutti si devono coricare. Quella è l’affermazione di quel gruppo su quella piazza. Dicono che sono la terza generazione di quelli che sono al 41 bis. Ma in Calabria, dove la ndrangheta ha il culto del consenso popolare due del genere il giorno dopo non sarebbero stati più in circolazione. E quindi quella è la cosa che più stride e che mi ha colpito», ha spiegato Gratteri.
Gratteri: le vittime non denunciano? Spesso non si fidano dello Stato
«La coerenza è fondamentale - ha proseguito Gratteri - La gente, gli usurati, gli estorti non sono masochisti. Spesso non denunciano perchè non si fidano dello Stato, non si fidano di noi. Allora è uno sforzo che noi dobbiamo fare, a spiegare la non convenienza a non delinquere, la non convenienza a non denunciare. C'è bisogno di uno Stato più efficiente. Noi uomini delle istituzioni dobbiamo essere più seri e ancora più impegnati». «Io - ha aggiunto Gratteri - curo molto, negli uffici dove vado, l’aspetto della credibilità. Non basta essere onesti, bisogna anche apparire tali. Io dico ai miei colleghi: quando la sera andate in un locale a mangiare la pizza, state attenti. Voi non sapete chi sono gli altri, gli altri sanno chi siete voi. Quando vi volete divertire, prendete la macchina, il treno, l'aereo e andate a 100 chilometri dal luogo di lavoro. E' importante essere credibili. Se la gente non bussa alle nostre porte, spesso è perchè non siamo credibili e spesso è perchè non siamo riusciti a spiegare la nostra serietà, la nostra dedizione, la nostra efficienza. Quindi c'è anche un difetto di comunicazione e di comportamenti».
Gratteri: la camorra molto evoluta sul dark web
La camorra è «molto, molto forte nel mondo dell’imprenditoria e del terziario ed è molto, ma molto evoluta, e non mi aspettavo così tanto, nel dark web. Riesce a commettere reati attraverso transazioni di milioni di euro, i bitcoin, i monero e fare traffici di droga». Ma, gli ha chiesto Giorgio Zanchini, conduttore di Radio anch’io su Rai Radio 1, lo Stato ha gli strumenti per combattere questa camorra così avanzata tecnologicamente? «Potrei dire ni, pochi, si è iniziato adesso. Io lo urlo da due anni. Quando con il professor Antonio Nicaso ho scritto il libro 'Il Grifonè pensavamo di esagerare, di immaginare cosa sarebbero state le mafie tra 5-6 anni, invece è già attualità. C'è la Polizia postale che ha al suo interno una struttura specializzata nel dark web, la Finanza si è attrezzata, i Carabinieri stanno iniziando. Stiamo parlando di specialisti di nicchia perchè ci vuole proprio un’attitudine. Non è mettere un tizio in un posto o nell’altro. Deve essere un hacker buono per poter essere arruolato in queste strutture specializzate. E poi - ha aggiunto Gratteri - ci sono le attrezzature che costano tantissimo, anche 5 milioni di euro. Bisogna capire se ci sono soldi del Pnrr per dirottarli su questo tipo di tecnologia che è molto sofisticata, in parte prodotta all’estero. Gli israeliani sono molto avanti su questo tipo di tecnologie». Poi, secondo il procuratore di Napoli, «a un certo punto diventa una decisione politica. Comunque le forze dell’ordine si stanno attrezzando e anche a Napoli, all’interno del gruppo 'Reati economicì ho creato un gruppo di quattro magistrati specializzati nel dark web».
Le mafie hanno anche iniziato a utilizzare le criptovalure, aveva chiarito Gratteri nei giorni scorsi-. "Ormai - ha spiegato l’ex procuratore di Catanzaro - anche in Calabria le mafie sono in grado di estrarre criptovalute, nel vibonese, nella Locride o nella zona del Crotonese si estraggono le monete elettroniche in quantità. Moneta elettronica che incomincia ormai ad essere usata per pagare la cocaina nella foresta amazzonica. Quindi possiamo dire che nell’arco di un anno, un anno e mezzo c'è stata una forte accelerazione nel campo dell’informatica, del dark web e questo ci preoccupa tantissimo. Dobbiamo correre e inseguire per non rimanere troppo indietro».
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