Di fronte alla strage di Suviana, lo sciopero di quattro ore proclamato per giovedì da Cgil e Uil diventa di otto in tutti i settori, pubblici e privati dell’Emilia-Romagna. A Bologna è confermata la manifestazione con concentramento in piazza XX settembre dalle 9 .
"Siamo di fronte all’ennesima strage. Ogni giorni in media muoiono tre persone, poi ogni mese succedono cose di questa natura con più morti. C'è un modello di fare impresa che non va bene e che va cambiato". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini rispondendo a una domanda a Zapping su Radio1 sull'esplosione a Suviana.
«Non sappiamo nel dettaglio quello che è successo, ha detto, ma spesso siamo di fronte a ditte in appalto. Salute e sicurezza non possono essere considerate un costo. Giovedì abbiamo proclamato uno sciopero con la Uil di quattro ore per tutto il settore privato. Bisogna estendere i controlli. La vita delle persone deve essere al centro di qualsiasi attività». Sulla sicurezza del lavoro «servono interventi urgenti». Lo dice la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese dopo l’esplosione di Suviana. «Una nuova tragedia sul lavoro al lago di Suviana, sottolinea, non ci stanchiamo di dirlo, servono interventi urgenti a cominciare dalla patente a punti, che non si può accettare sia solo per i cantieri mobili. Il Governo ascolti le richieste della Uil, che ogni giorno incontra lavoratrici e lavoratori nei luoghi di lavoro e chiede da tempo l’apertura di un tavolo di confronto vero, che fino ad oggi non c'è stata. Non basta la vicinanza ai famigliari, servono azioni chiare. Non si possono chiamare bianche queste morti: va introdotto il reato di omicidio sul lavoro».
«L'esplosione della centrale Enel nel bolognese è un fatto grave che ci lascia sgomenti, una tragedia. Siamo vicini alle famiglie dei lavoratori coinvolti e auspichiamo che la magistratura faccia al più presto luce sulle responsabilità. Lo scrive sui social il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra sottolineando che «la sicurezza nei luoghi di lavoro è oggi la priorità del sindacato e deve diventarlo anche per il Paese». «Lo grideremo forte, prosegue, sabato 13 aprile a Roma all’Assemblea Cisl dei delegati alla sicurezza. Non abbasseremo la guardia per sollecitare il pieno rispetto delle norme, con più controlli, ispezioni e sanzioni in tutte le imprese e punizioni certe e severe per chi in nome del profitto non ha rispetto per la vita umana»
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