Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Fa circolare antifascista a scuola, minacce alla preside. Solidarietà da Giani e dal Pd: "Insulti inaccettabili"

Tre lettere, contenenti insulti e intimidazioni, preoccupano Annalisa Savino, la dirigente scolastica salita agli onori della cronaca oltre un anno fa quando scrisse una circolare antifascista per condannare il pestaggio di alcuni studenti - avvenuto davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze - ad opera di alcuni militanti di destra di Azione studentesca.

La preside, infatti, di recente si è vista recapitare a scuola tre missive anonime - una delle quali contenente perfino degli escrementi - che si sono attirate, a seguito della denuncia fatta dalla donna, anche l’attenzione della Digos di Firenze che ha avviato degli accertamenti per tentare di risalire ai mittenti.

La vicenda a seguito della quale ha ricevuto le minacce risale al febbraio del 2023, quando - successivamente al pestaggio di alcuni studenti fuori dal liceo Michelangiolo - Savino, preside del Da Vinci, aveva invitato, in una lettera, gli studenti a non essere indifferenti dinanzi alla violenza, richiamando il clima e i contesti in cui il fascismo, storicamente, è nato e ha prosperato. Un gesto che le era valso il biasimo del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che aveva definito «del tutto impropria» la sua decisione. Savino se da un lato conferma «la sua fiducia nelle autorità», dall’altro non manca di sottolineare «se fossi stata un uomo, non avrei ricevuto quelle stesse missive, con quello stesso tono».

Al suo fianco, dopo le minacce, si è subito schierato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha espresso "solidarietà e sostegno» a Savino, sottolineando che è "inaccettabile che una donna venga minacciata e insultata per aver difeso valori antifascisti e promosso l’uguaglianza». Gli hanno fatto eco anche numerosi esponenti del Partito Democratico.

La consigliera regionale del Pd, Cristina Giachi - prima di incoraggiare la preside a «proseguire con determinazione il proprio ruolo» - ha infatti rimarcato che «gli insulti e le intimidazioni» da lei ricevuti «sono un fatto grave e inaccettabile».

Secondo Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd toscano, invece, le missive sono responsabilità di «chi non tollera che una dirigente scolastica difenda la nostra Costituzione e abbia raccontato gli anni bui della nostra storia affinché non si ripetano». Sostegno anche dalla Flc Cgil e da esponenti nazionali del Pd come Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del partito, Alessia Morani e Beatrice Covassi, entrambe candidate del Pd alle Europee.

Caricamento commenti

Commenta la notizia