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Tropea si ribella al commissariamento: “Con Macrì la città ha brillato” VIDEO

Manifestazione organizzata da Asscom a sostegno dell’ex primo cittadino. “Abbiamo timore di compiere un salto nel passato”

Inizialmente deludente per la scarna affluenza, il corteo ha preso quota in corso d’opera, snodandosi su buona parte del “salotto” cittadino, per poi concentrarsi e sciogliersi nei pressi di Palazzo Giffone; perché l’ultimo atto amministrativo dell’esecutivo del sindaco Giovanni Macrì è stata la sua acquisizione al patrimonio comunale... Un sostegno pieno e fiero quello emerso dalla marcia silenziosa organizzata da Maria Antonietta Pugliese e che, in prima fila, ha visto la partecipazione degli stessi genitori dell’ex sindaco, con l’agguerrita Beatrice Lento che ha estrinsecato le proprie ragioni in primis da cittadina di Tropea, oltre che da apprezzata professionista, dicendosi altresì conscia dell’operato della compagine capitanata da suo figlio, scevro da condizionamenti del malaffare. La marcia è stata intesa quale azione per chiedere allo Stato di ascoltare e valutare le perplessità e i timori di una comunità sgomenta per un provvedimento delle gravi conseguenze. "Non vogliamo discutere il provvedimento - ha spiegato Maria Antonietta Pugliese - di cui non si conoscono ancora le motivazioni, ma riconoscere il merito, riscontrando dati oggettivi".

Macrì è sempre stato un elemento “divisorio” (o si ama o si odia) ma chi continua ad amarlo e ad apprezzarlo questa mattina ha voluto metterci la faccia: una breve marcia ma con sentimenti intensi e veri, senza dissimulare la preoccupazione per il futuro di una città, proprio all’apice della sua gloria turistica. Un momento, insomma, per tributare a Macrì quanto prodotto nel suo mandato. Sebbene non abbia partecipato, anche per ragioni di opportunità, è stata tuttavia tangibile la sua presenza, in ogni sosta ed in ogni applauso di riconoscenza. E, in qualche attività sono comparsi anche gadget col suo nome. Tutti confidano ora nel ricorso, a suffragio di poter riscrivere questa storia che li “macchia”; perché i tropeani, ci tengono a far sapere che non hanno nulla da spartire con la mafia. "Oggi ci sentiamo di dire - chiosa la Pugliese, rivolta a Nino Macrì - ci hai regalato la voglia di sognare e con te il sogno è diventato realtà. Grazie sindaco Macrì".

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