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Tragedia a Casteldaccia, morti cinque operai durante un intervento alla rete fognaria: il sesto è gravissimo I NOMI

Sono cinque gli operai morti nell’incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato trasportato all’ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato. Secondo una prima ricostruzione i sei operai di una ditta privata stavano effettuando alcuni lavoro fognari,  per conto dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo.

E’ in condizioni «molto gravi» uno degli operai sopravvissuti alla strage. L’uomo, riferisce all’Agi una fonte del Policlinico di Palermo, è «intubato e in terapia intensiva». «E' in corso - aggiunge la fonte - tutta una serie di esami per verificare il quadro complessivo». L’operaio sarebbe giunto in ospedale già in uno stato di coma e eventuali aggiornamenti sulla sua salute si potranno avere solamente in serata.

In totale, erano sette gli operai che erano a Casteldaccia erano impegnati nei lavori fognari, per conto della ditta Quadrifoglio di Partinico. Un settimo operaio sarebbe un interinale dell’Amap. Sul luogodella tragedia anche l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano ed il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. Tre delle vittime, svenute per le esalazioni all’interno delle vasche di sollevamento della rete fognaria e poi decedute a Casteldaccia sono state recuperate dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Sei dei sette operai coinvolti lavoravano per una ditta che operava per conto dell’Amap, la municipalizzata che gestisce la rete idrica e fognaria a Palermo e in 53 comuni della provincia. La municipalizzata, a corto di personale, da anni ha ormai esternalizzato alcuni servizi e utilizza o operai di ditte private o lavoratori interinali in attesa di terminare le procedure di concorso per nuove assunzioni pendenti dal 2022.

Lavoravano dentro una vasca di depurazione

«Non è ancora chiaro per quale motivo gli operai fossero dentro la vasca», ha spiegato all’Agi Antonio Bertucci dei Vigili del fuoco. Si tratta di un impianto di sollevamento di acqua reflue dell’Amap, che si occupa della rete fognaria nel palermitano: gli operai erano alle dipendenze dell’Amap e di una ditta esterna e sono stati colti da malore all’interno della vasca di depurazione di acque reflue. «Le analisi sull'operaio trasferito in ospedale - ha continuato Bertucci - faranno probabilmente capire quali sono state le cause dell’intossicazione. Quando sono in gioco le acque reflue, vi possono essere diversi elementi, dal metano all’idrogeno solforato».

La prima ricostruzione

Sono morti uno dietro l’altro calandosi in un tombino dell’impianto fognario. E’ questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia che ha causato cinque morti mentre un sesto è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. Quattro vittime sono operai della Quadrifoglio di Partinico, tra di loro figurerebbe anche il titolare della ditta; il quinto è un lavoratore interinale dell’Amap.

I nomi

Questi i nomi delle cinque vittime della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia: Epifanio Assazia, 71 anni, che dovrebbe essere il contitolare della ditta Quadrifoglio; Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 50 anni, Ignazio Giordano, di 59 anni e Giuseppe La Barbera.

La figlia di una vittima piange davanti all'auto del padre

Scene drammatiche e strazianti a Casteldaccia nel luogo della nuova tragedia del lavoro con 5 operai morti, un sesto gravi condizioni in via Nazionale, presso un impianto di sollevamento di acqua reflue della ditta Amap. Sul posto i familiari degli operai coinvolti di una ditta esterna e della stessa Amap, l’azienda municipale acquedotti del Comune di Palermo, che durante alcuni lavori di manutenzione, sono stati colti da malore all’interno della vasca di depurazione di acque reflue. «Quella è la macchina di mio padre... è la sua». Così una donna in lacrime sorretta da una parente appena arrivate nel luogo della strage dei 5 operai a Casteldaccia. La donna piange a dirotto davanti all’auto ancora parcheggiata lungo la strada, una Alfa Romeo Stelvio.

Meloni: fare piena luce sulla tragedia di Casteldaccia

«Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano. Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia». Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X.

Il cordoglio di Schifani: «Dolore profondo»

«È un dolore profondo quello che ho provato alla notizia della morte degli operai a Casteldaccia. A nome mio e di tutta la giunta esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime per la terribile e inaspettata tragedia che le ha colpite». Lo dice il presidente della Regione Renato Schifani.

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