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Non solo la strage d'Altavilla, altri due casi sospetti: un ex frate, una setta e tanti misteri. Chi è Giambattista Scozzaro

Riflettori accessi sul religioso Giambattista Scozzaro, 62 anni, finito ai domiciliari. Ma nell’intrigo spunta anche la veggente Gisella Cardia. La Procura di Termini vuole vederci chiaro su due episodi che hanno la stessa matrice: la strage di Altavilla e la storia di un medico che avrebbe manipolato i figli a Collesano

Dalle apparizioni della Madonna di Trevignano all’arresto per presunti maltrattamenti nei confronti di una famiglia palermitana che doveva essere liberata dal maligno nella sua comunità Casa Mariana di Collesano, definita dagli investigatori una vera e propria setta. Il nome di Giambattista Scozzaro, 62 anni, un religioso dimesso dal proprio ordine di appartenenza dei Frati Francescani dell’Immacolata, potrebbe essere il filo conduttore tra queste due vicende e la strage di Altavilla Milicia al culmine del quale sono stati uccisi Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni. Padre Giulio, così come è conosciuto dai suoi seguaci, lo scorso febbraio è finito ai domiciliari assieme a C.M. (non facciamo il nome perché sono coinvolti minori, ndr), un medico di 50 anni che grazie alla sua complicità avrebbe isolato i figli manipolandoli contro la madre - anche lei medico - dalla quale si stava separando.
La Procura di Termini Imerese sta indagando su entrambi i casi, due episodi simili accaduti nel giro di nemmeno 50 chilometri: le inchieste dimostrerebbero l’esistenza in provincia di Palermo di una serie di sette fai-da-te composte da fanatici che avrebbero costruito la propria dottrina ispirandosi a una o più religioni ufficiali per poi separarsene e crearne una nuova, pronta a utilizzare la tortura e la brutalità per raggiungere i propri scopi. Le possibili connessioni sono contenute in un’informativa della polizia giudiziaria inviata ai magistrati termitani: «Volendo, difatti, trarre spunto dai recenti episodi di cronaca nera di Altavilla Milicia – si legge nella relazione - dove un uomo ha ucciso la moglie e i due figli nel corso di un rito che lo stesso considerava di purificazione dal demonio, possiamo affermare che quanto riscontrato a Collesano, nel corso di questa indagine, non si discosta per i contenuti e le idee religiose deliranti dei componenti della famiglia M., alcuni dei quali fortemente influenzati dalla loro guida spirituale e portati a credere che la moglie/madre e le figlie/sorelle fossero possedute da una legione di demoni. Con ciò non si intende sostenere che i due principali indagati di questa vicenda processuale, ovvero Scozzaro e M. potessero divenire dei potenziali omicidi capaci di commettere un reato atroce come quello commesso ad Altavilla Milicia, dal capofamiglia Giovanni Barreca, quanto piuttosto, che l’impostazione religiosa, certamente voluta da Scozzaro e improntata all’isolamento e alla demonizzazione di qualsiasi persona non condividesse il suo operato, ha avuto conseguenze devastanti sul piano psicologico inducendo più persone a tentare il suicidio o altre a minacciare di morte gli adepti ribelli».
Scozzaro avrebbe tenuto insieme i suoi seguaci incutendo in loro il timore di una imminente apocalisse prospettando Casa Mariana come unico luogo di salvezza ma avrebbe pure controllato le finanze della famiglia del medico ottenendo «laute donazioni necessarie per l’edificazione di questo luogo di culto, non riconosciuto dalla Chiesa, all’interno della sua proprietà di Collesano. L’obiettivo di ogni setta, compresa quella di Casa Mariana, è quello di far perdere lo spirito critico della persona.
Per questo motivo vedono i familiari o gli amici degli adepti come dei nemici, in quanto questi potrebbero far mettere in discussione l’operato del gruppo. Conseguentemente demonizzano i non aderenti, allontanando gli adepti dalle loro famiglie e facendogli credere che i loro cari non vogliano la loro felicità».
L’ex frate avrebbe anche un legame strettissimo con Maria Giuseppa Scarpulla – originaria di Patti e condannata per bancarotta fraudolenta - meglio nota come Gisella Cardia, la fantomatica veggente di Trevignano Romano, che sostiene di vedere la Madonna e di riceverne i messaggi da trasmettere ai fedeli: «I due - scrive ancora la polizia giudiziaria - condividevano pensieri sull’arrivo di imminenti guerre, di carestie e sulla fine del mondo che non sarebbe tardata ad arrivare oltre alla condivisione di un giudizio negativo espresso sull’attuale Pontefice, Papa Bergoglio».

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