«Volevamo far conoscere a tutto il mondo nostra figlia perchè era veramente bravissima. Siamo stati orgogliosi di lei, era la nostra gioia. Andava a lavorare, a studiare, a divertirsi, sapeva dire 'Mamma ti amò. Ogni giorno mi scriveva messaggi su whatsapp "Mamma ti amo, ti voglio bene". Era sempre con noi». Lo ha detto ai microfoni di televisioni e giornalisti la signora Micaela, mamma di Patrizia Cormos, una delle due ragazze morte nel fiume Natisone, in provincia di Udine.
«Secondo me - ha affermato - si sarebbe potuta salvare, anche da sola. L’ho portata anche ad imparare a nuotare, perchè le ho detto 'se ti trovi al mare o in una piscina, devi riuscire a venire a galla'. Ha aspettato la sua amica perchè non sapeva nuotare. I Carabinieri mi hanno detto che mia figlia ha chiamato il 112. Quello che mi sto chiedendo è in che mondo viviamo. Tutti a fare foto e video e nessuno ad andare dentro a salvare tre vite umane. Siamo presi per i video, per i like e avere tutto ma non - ha concluso - per salvare tre ragazzi giovanissimi».
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