«Che sarà mai? Diranno che è solo un graffietto, due gocce di sangue. Il punto è che se questo accade ad un parlamentare sotto alle telecamere della stampa immaginate cosa potrà succedere ai poveri cristi che arriveranno qui a telecamere spente».
Lo scrive il segertario di Più Europa, Riccardo Magi, in un post sui social network dove pubblica la fotografia della propria camicia macchiata di sangue, dopo essere stato bloccato dalla sicurezza nello spazio esterno della struttura di accoglienza del porto di Shengjin, in Albania.
Meloni a Magi: "See poveri cristi, in Albania portiamo leggi Ue"
«See, poveri cristi...». Così la premier Giorgia Meloni, durante il botta e risposta con Riccardo Magi davanti all’hotspot per i migranti di Shengjin, ha replicato al deputato e segretario di +Europa che, dopo essere strattonato dalla sicurezza albanese mentre protestava, le ha detto: «Se a un parlamentare succede questo con le telecamere, potete immaginare cosa accadrà a questi poveri cristi che saranno chiusi qua dentro». «C'è una legislazione italiana ed europea che abbiamo portato qui», ha ripreso Meloni prima di tornare sull'auto da cui era scesa per intervenire mentre gli agenti strattonavano Magi che per protesta contro il Protocollo Italia-Albania aveva bloccato il corteo della premier.
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