C’è voluto un processo molto lungo per stabilire la verità all’indomani del sequestro del Sikania Resort di Butera, per le ipotesi di inquinamento ambientale e distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Era il 2018 e solo ieri pomeriggio tutto si è concluso con un’assoluzione generale, nonostante le richieste di condanna dell’accusa. Erano coinvolti in questa vicenda l’imprenditore messinese Pietro Franza per la società Falconara srl che gestiva la struttura, che fu poi data in affitto, nel 2014, alla Eden srl di Pesaro, in questo caso rappresentata dal manager Nardo Filippetti. Anche le due società erano imputate come persone giuridiche.
All’ultima udienza di una lunga serie il pm Furnari aveva chiesto la condanna di Franza a 2 anni di reclusione e della Falconara a 25.000 euro di sanzione pecuniaria. Stessa sanzione aveva chiesto per l’altra società, la Eden, mentre per Filippetti aveva chiesto l’assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”.
Le richieste dell’accusa erano fondate principalmente sui risultati di una consulenza tecnica che a suo tempo aveva ragionato sul fatto che la realizzazione del villaggio turistico aveva comportato un danno ambientale all’ecosistema. Ma i difensori, nella discussione finale, c’erano gli avvocati Alberto Gullino per Franza, Anna Scarcella per la società Falconara srl, e Paolo Di Loreto per la Eden, hanno ancora una volta sostenuto l’insussistenza - sia giuridica che di fatto -, di questo presunto danno ambientale.
La giudice monocratica D’Amore, accogliendo le tesi difensive, ha assolto tutti gli imputati con la formula “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di inquinamento ambientale, disponendo anche il dissequestro di quanto ancora era eventualmente sottoposto a vincolo. Quindi per la giudice nella vicenda della realizzazione del Sikania Resort di Butera non erano riscontrabili reati ambientali.
Per un verso - hanno sostenuto tra l’altro i legali -, Pietro Franza non si è mai occupato della gestione del Sikania Resort, non ne aveva la disponibilità dal 2007, da quando aveva stipulato un contratto di management, cui era succeduto nel 2014 un contratto di affitto di azienda con la Eden s.r.l., e non era mai stato presente nella struttura al momento dell’effettuazione dei presunti interventi accusati; e per altro verso la presunta inottemperanza ad una prescrizione amministrativa, che obbliga alla rinaturalizzazione di un luogo, non poteva mai assumere rilevanza di fatto offensivo del bene giuridico tutelato dall’art. 452 bis c.p., poiché non aveva comportato il mutamento dei luoghi con danno all’ambiente.
Inquinamento e deturpamento ambientale per realizzare il Sikania Resort di Butera: assolto Pietro Franza
Pietro Franza non si è mai occupato della gestione del Sikania Resort, non ne aveva la disponibilità dal 2007, da quando aveva stipulato un contratto di management
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