Franco navigabile del Ponte sullo Stretto e dati sulle navi che avrebbero difficoltà a transitare sotto l’infrastruttura in termini di altezza. Una questione sviscerata dal circolo del Partito Democratico di Villa rispetto a cui è arrivata, nelle scorse ore, la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Pd, il 4 maggio scorso, aveva formulato specifica istanza di accesso civico al fine di acquisire informazioni circa il passaggio nello Stretto di navi con altezza superiore appunto al franco navigabile e l’aveva inoltrata all’Autorità di sistema portuale dello Stretto e alle Capitanerie di porto di Reggio, Messina e Gioia Tauro, sul presupposto, avevano allora spiegato i dem, che il franco navigabile è di 65 metri per una larghezza di 600, nelle condizioni di traffico stradale e ferroviario, mentre diviene di 70 in assenza di treni e mezzi pesanti». Quindi, una richiesta alla luce delle nuove evoluzioni tecnologiche relative alle grandi imbarcazioni, «per conoscere e ricevere informazioni circa dati, documenti, atti relativi al passaggio nello Stretto, nel periodo compreso tra maggio 2022 e aprile 2024, di navi con altezza superiore ai 65 metri, indicandone il numero e la relativa qualifica». I numeri dal Mit «Il Ministero – spiega il segretario dem villese Enzo Musolino – ha risposto richiamando i dati trasmessi dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto riferiti al 2023. Cinque le navi da crociera con altezza superiore a 65 metri che si sono mosse, nel periodo di riferimento, sulla tratta che riguarda lo Stretto, quindici le navi mercantili (portacontainer) con altezza superiore a 65 metri che sono transitate nel 2023, nell’ambito dei viaggi commerciali svolti. I dati dei singoli transiti non sono pervenuti ma è indubbio che numero delle navi vada moltiplicato per i transiti, di persone e merci, annualmente effettuati sullo Stretto».