Maturità 2024: Ungaretti, Pirandello e Rita Levi Montalcini. Tra le tracce della prima prova spuntano anche... i selfie
Sette tracce per la prima prova scritta, quella di Italiano, nella Maturità 2024. Eccole: Tipologia A (Analisi del testo) A1: Testo poetico di Giuseppe Ungaretti A2: Testo in prosa di Luigi Pirandello Tipologia B (Testo argomentativo) B1: «Storia d’Europa» di Giuseppe Galasso B2: Testo tratto da Maria Agostina Cabiddu in «Rivista Aic (Associazione italiana dei costituzionalisti)" B3: «Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, Natura fra ascolto e comunicazione» di Nicoletta Polla-Mattiot Tipologia C (Tema di attualità) C1: Testo tratto da Rita Levi Montalcini in «Elogio dell’imperfezione" C2: Testo tratto da Maurizio Camilito in "Profili, selfie e blog".
Le tracce nel dettaglio
Tipologia A
Il brano di Ungaretti scelto dal ministero per la maturità 2024 è «Pellegrinaggio», inserito nella raccolta «Vita di un uomo» e che fa parte della raccolta 'L'allegria'. La poesia trae ispirazione dall’esperienza vissuta da Ungaretti durante la prima guerra mondiale. Allo studente si chiede di presentare sinteticamente il contenuto della poesia, descriverne la struttura metrica, individuare le similitudini, scrivere perché il poeta si riferisce a se stesso come 'uomo di pena', commentare il perché, nella parte conclusiva, l’autore esprime la volontà di sopravvivere attraverso il ricorso ad un’immagine attinente al tema della luce; infine, fare una riflessione sulle modalità in cui la letteratura affronta il dramma della guerra e della sofferenza. Incentrata sul rapporto tra uomo e progresso tecnologico la traccia di Pirandello proposta ai maturandi che l’autore espone tramite le parole di Serafino Gubbio nell’opera del 1925 «Quaderni di Serafino Gubbio Operatore». In primo luogo è richiesta un’analisi testuale tramite il riassunto di ciò che si è letto e la spiegazione di frasi chiave per poi passare ad una riflessione sullo stile. Successivamente la trattazione dovrà ampliarsi, anche con il confronto con altri autori, per ricercare quali siano gli effetti prodotti dalle innovazioni tecnologiche sulla società e sul singolo. È una prova - ragiona la tutor Beatrice Canullo - che si basa sul commento all’esclamazione «Viva la Macchina che meccanizza la vita» dove forte è l’umorismo pirandelliano che maschera la desolazione e la disperazione che la società moderna affligge all’essere umano. È un testo che, come tutta la produzione pirandelliana, equilibra dramma reale e falsità di sentimenti, necessità dell’avvento della macchina e privazione conseguente dell’umanità, bisogno di risposte espresso tramite domande retoriche ma nessun interlocutore è presente.
Tipologia B
Una traccia di testo argomentativo riguarda il tema della Guerra Fredda, partendo da un estratto da "Storia d’Europa» dello storico, giornalista e politico Giuseppe Galasso, chiamando in causa anche la questione del conflitto atomico, tra blocchi contrapposti. Incentrata sul «valore del patrimonio artistico e culturale» la riflessione tratta dall’estratto di un testo della giurista e professoressa universitaria Maria Agostina Cabiddu, pubblicato sulla Rivista dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti. Agli studenti viene chiesto, tra le altre cose, perché, a giudizio dell’autrice, la crescente domanda di bellezza non può rientrare nella categoria dei beni di lusso.
Tipologia C
Tra i temi di attualità, uno affronta la questione dell’imperfezione come elemento distintivo e di valore, partendo dal libro della scienziata premio Nobel Rita Levi Montalcini, dal titolo «Elogio dell’imperfezione». A partire dal brano e partendo dalle proprie esperienze, conoscenze e letture, viene chiesto allo studente di riflettere su quale significato possa avere, nella società contemporanea, l’elogio dell’imperfezione. 'Riscoprire il silenzio' della giornalista Nicoletta Polla Mattiot è tra gli argomenti proposti: una traccia che riguarda il contesto internazionale e la storia recente e meno recente, sul cosiddetto "equilibrio del terrore". La riflessione di Maurizio Caminito nell’articolo «Profili, selfie e blog», pubblicato nell’autunno del 2014, è al centro di una delle tracce proposte ai maturandi e riguarda il mutamento che, negli ultimi anni, ha subito la scrittura diaristica a causa dell’affermazione dei blog e dei social. Le diverse forme letterarie mutano e si adattano alle esigenze, ai bisogni, alle problematiche dell’epoca che devono raccontare e descrivere; nessuna forma letteraria, riflette l'autore, ha subito una mutazione pari a quella del diario nell’era contemporanea, ossia quella della rivoluzione digitale. La scrittura diaristica, infatti, ha sempre avuto l’obiettivo di raccontare l’esperienza interiore del suo scrittore; il carattere processuale di questa scrittura evolveva e chiariva per iscritto il graduale formarsi di una personalità pensante dotata di senso critico, inquietudini, sentimenti, bisogni e paure. Maurizio Caminito - riflette la tutor Giorgia Porrovecchio - evidenzia come questa scoperta graduale di se stessi sia venuta meno negli ultimi anni con l’avvento dei social e di come, ad oggi, la scrittura digitale, che ha sostituito quella intima e cartacea della pagina di diario, abbia l’immediata, se non unica, finalità di essere condivisa e rivolta al mondo esterno.
Valditara e la sua preferenza
«Avrei scelto una traccia storica. La storia mi piace molto è una materia di grande rilievo, di grande importanza perché costruisce il nostro passato, la nostra identità e risponde alla domanda chi siamo e che vogliamo essere». Così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a SkyTg24. Tra le tracce proposte per la prima prova scritta c'è un testo tratto dalla «Storia d’Europa» scritto dallo storico Giuseppe Galasso. «Devono affrontare la prova con entusiasmo; i ragazzi valgono tanto, è il momento di dimostrare il loro valore, è un momento importante, di passaggio verso la vita adulta, si troveranno presto a dover fare delle scelte», ha aggiunto il ministro.