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Non solo Baggio, da Donnarumma a Pogba e Di Maria: quando il campione finisce nel mirino dei criminali

Mentre assisteva alle prodezze di Gianluigi Donnarumma che cercava di salvare l’Italia dalla goleada a Gelsenkirchen, Roberto Baggio è stato vittima di violenta rapina in casa ad Altavilla Vicentina, proprio come capitò giusto undici mesi al portiere del Psg nella sua villa di Parigi. Un copione criminale, quello che colpisce le residenze delle stelle del calcio e che coinvolge spesso gli stessi giocatori e le famiglie, che a quanto pare non ha confini. Da Londra a Parigi, da Madrid a Napoli, da Torino a Milano, bande specializzate o rapinatori occasionali sanno di fare buon bottino con questi obiettivi e il numero di casi è in costante crescita. A Nottingham, la giustizia inglese ha messo sotto processo una vera e propria «vip gang» specializzata nelle rapine a casa dei calciatori, che fossero in campo come Paul Pogba nel 2022, o in casa come l’ex nazionale inglese Ashley Cole, nel 2020.
La vicenda di Donnarumma risale appunto all’anno scorso, culmine di una serie di episodi che ha avuto come vittime i campioni del Paris Saint Germain. Prima dell’ex portiere del Milan era toccato ad Angel Di Maria e Marquinhos, finiti nel mirino di queste bande specializzate nelle rapine a casa dei calciatori, prese d’assalto di solito in assenza dei proprietari. Non è stato il caso del portiere, che era in casa con la compagna: furono aggrediti, legati e sequestrati e Donnarumma venne anche lievemente ferito, per un bottino di circa 500mila euro. La Ville Lumiere ha riservato brutte sorprese anche a Mauro Icardi, Eric Maxim Choupo-Moting per due volte, Thiago Silva e Dani Alves. L’azzurro Marco Verratti venne invece rapinato a Ibiza, nella villa di Ronaldo Fenomeno che il pescarese del Psg aveva affittato per le vacanze.
I campioni del Real Madrid e Barcellona non sono stati esenti da brutte avventure, come il caso nell’agosto 2022 dell’attaccante blaugrana Aubameyang, minacciato con la moglie da rapinatori armati e costretto ad aprire la cassaforte di casa.
Anche in Italia, purtroppo, il fenomeno è ben noto. Nel 2019 la brutta avventura di vedersi entrare i rapinatori in casa toccò a Claudio Marchisio: quattro malfattori minacciarono lui e la moglie prima di fuggire dalla villa di Vinovo con gioielli e orologi.
Nell’ottobre 2022, nel varesotto, la compagna di Theo Hernandez fu sorpresa in casa da sola col figlioletto di soli sei mesi, mentre il milanista era fuori. Terra di rapine, in particolare di orologi di valore, ai Paperoni del calcio è anche Napoli, dove però di solito gli agguati avvengono in strada e non coinvolgono le abitazioni: ne hanno fatto le spese negli ultimi anni Allan, Ounas, Hamsik, Milik e Insigne. Negli anni, faccia a faccia con i rapinatori tra le mura domestiche si sono trovati Clarence Seedorf a Milano, quando era con moglie e figlia, e a Roma Edin Dzeko nel 2016, anche allora presenti moglie e figlie, poi Radja Nainggolan e Chris Smalling, che nell’aprile 2021 fu costretto da uomini armati ad aprire la cassaforte. Il difensore britannico ha subito altri due furti nella stessa villa.
Spesso le indagini permettono di risalire ai responsabili, a procedere ad arresti e a recuperare almeno parte della refurtiva, ma gran parte dei casi resta irrisolta, mentre per proteggere i propri atleti molte società organizzano sorveglianze private intorno alle abitazioni.

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