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Bonus per le adozioni internazionali: 980 coppie possono chiedere contributi da 3500 a 6500 euro

Oltre quattro milioni di euro (4,37 milioni di euro) sono stati stanziati per gli aspiranti genitori che hanno in corso procedimenti di adozione internazionale caratterizzati da situazioni di estrema criticità che hanno determinato un anomalo prolungamento dei tempi di conclusione dell’iter adottivo, con conseguente aggravio di costi e sensibili disagi. I fondi sono stati messi a disposizione dal decreto della ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, del 29 aprile, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Situazioni di gravità straordinaria

Si tratta «di condizioni di imprevedibile e straordinaria gravosità», causate dalle problematiche e dai rallentamenti dovuti alla crisi pandemica generata dalla diffusione del Covid-19, che hanno fortemente compromesso l’iter normale di procedure adottive che, avviate prima del 2020, a tutto il 2023, «non sono riuscite a completare l’adozione con l'autorizzazione all’ingresso in Italia del minore adottato». Per altri casi si tratta di coppie che hanno avviato l’incarico per l’adozione in Paesi quali, Cina, Ucraina, Federazione Russa, Bielorussia, in cui le sopraggiunte crisi internazionali hanno comportato «una situazione di totale stallo delle procedure adottive, senza che sia, allo stato, possibile prevedere se e quando avverrà la loro ripresa».

Contributo economico per sostenere le coppie

La ministra Roccella ha ritenuto opportuno prevedere l'erogazione di un contributo economico, in misura fissa, per sostenere le coppie a fronte dei disagi pratici e psicologici dovuti dal prolungarsi dei tempi delle procedure e degli eventuali costi aggiuntivi necessari per poter concludere l’iter adottivo. Le coppie che hanno la possibilità di usufruire dei contributi economici, che variano da 3.500 euro fino a 6.500 euro, sono complessivamente quasi mille, precisamente 980. Le coppie che hanno avviato la procedura prima del 30 gennaio 2020 (quando l’OMS dichiarò lo stato di emergenza per la pandemia), hanno diritto a un contributo di 3.500 euro. Il sostegno è di 5mila euro se il Paese di origine dell’adozione è fra quelli ritenuti «critici». E sale a 6.500 per le coppie con entrambi i requisiti. Delle 980 coppie, quelle dei quattro Paesi cumulano entrambi i requisiti - crisi pandemica e le crisi internazionali - in particolare 86 Cina, 92 Russia, 42 Ucraina e 203 Bielorussia.

Impegno del governo nelle adozioni internazionali

«Il governo è impegnato al massimo sul fronte delle adozioni internazionali: per cercare di sbloccare le situazioni critiche a causa delle tensioni geopolitiche, per aprire canali adottivi con nuovi Paesi, per sostenere le coppie soprattutto a fronte di particolari disagi. Il felice esito dell’adozione dei bambini di Haiti, arrivati in Italia all’inizio del mese, testimonia questo impegno» ha detto la ministra Roccella, ricordando che l’Italia ha «un’importante tradizione di solidarietà e strutture all’altezza, e lo dimostra il fatto che nonostante le guerre e la pandemia il livello delle adozioni ha tenuto, al contrario di quanto accaduto altrove». Le domande per i contributi possono essere presentate a partire da lunedì 8 luglio, fino al 5 ottobre.

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