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Ars, assalto al “tesoretto” di 100 milioni in Sicilia: ma c'è una lunga fila di rivendicazioni

I Comuni chiedono altri 50 milioni per coprire l’aumento del costo di smaltimento dei rifiuti all’estero, gli agricoltori invocano nuovi aiuti per contrastare gli effetti economici della siccità, le famiglie e gli imprenditori che hanno perso tutto a causa degli incendi del 2023 sperano che invece di feste e sagre vengano finanziate misure che permettano loro di ricostruire le case e riavviare le aziende.
È partita la caccia al tesoretto che il governatore Schifani ha messo sul tavolo qualche giorno fa.
L’obiettivo delle associazioni di categoria è sottrarre ai deputati quote importanti del tesoretto, ottenendo fin d’ora una «riserva». Il presidente della Regione ha quantificato in cento milioni il budget disponibile per la terza manovra, che andrà in aula fra la seconda metà di luglio e i primi di agosto. Ma Schifani ha anche ammesso che una parte di questi fondi verrà spesa in base agli emendamenti dei deputati: si chiude così il patto che il presidente ha chiesto al Parlamento per accelerare il varo della seconda manovra, una decina di giorni fa. In quel caso i parlamentari accettarono di non presentare emendamenti di spesa per non rosicchiare somme già politicamente impegnate per far fronte ad altre emergenze. Ma ora si prevede una valanga di emendamenti di spesa. E si teme che, come già accaduto in passato, vadano a finanziare i collegi elettorali. Potrebbe esserci una nuova ondata di feste e sagre. Da qui gli appelli alla politica piovuti nelle ultime ore. In primis dai sindaci.
La manovra bis dà loro i primi 50 milioni per compensare l’aumento del costo di smaltimento dei rifiuti registrato negli ultimi due anni a causa dell’invio dell’indifferenziata in Danimarca. «Ma questo budget - calcola Paolo Amenta, presidente dell’Anci - serve a coprire i costi maturati fino al giugno 2023. Ora vanno coperti gli aumenti a cui abbiamo dovuto far fronte con i nostri bilanci dalla seconda metà dell’anno scorso fino a questi giorni. In più la chiusura dell’impianto di Lentini costringerà all’invio all’estero di quote sempre maggiori di immondizia. Quindi serviranno sempre più soldi da investire a questo scopo. La nuova manovra dovrà tenere conto di tutto ciò. Ci aspettiamo un ulteriore stanziamento di 50 milioni».

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