
Una nave cisterna della Marina Militare è stata già individuata ed allertata per rifornire le città costiere dell’Agrigentino e del Gelese. La soluzione è stata individuata dal capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, d’intesa con la Protezione civile nazionale su sollecitazione del presidente della Regione, Renato Schifani, per dare un sostegno ai centri più colpiti dall’emergenza idrica.
La nave si trova ormeggiata ad Augusta, può trasportare fino a 1.200 metri cubi di acqua ed è pronta a salpare in base alle indicazioni sull’emergenza che arriveranno dalla Regione.
Il porto di Licata è stato ritenuto ad oggi il più idoneo a seguito della verifica fatta da Aica, l’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, uno dei territori più in crisi. Altre verifiche sono state disposte sui porti della costa agrigentina e nissena.
Cocina, inoltre, ha richiesto a tutti i soggetti attuatori (Ati, Comuni, gestori, Consorzi di bonifica) un report urgente e dettagliato sullo stato di avanzamento degli interventi inseriti nel Piano in base al quale il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale stanziando i primi 20 milioni di euro.
Intanto in arrivo oltre un milione e mezzo di euro ai Comuni e ad altri enti territoriali per la manutenzione e l’acquisto di autobotti destinate al rifornimento idrico. È questo l’ammontare complessivo dei primi contributi autorizzati dalla Protezione civile siciliana.
Sono oltre 200 le istanze pervenute sino ad oggi al dipartimento regionale in base alle modalità indicate dal dirigente generale Salvo Cocina e 109 gli interventi autorizzati già dal mese di maggio. Interventi che si inseriscono all’interno del Piano per l’emergenza idrica, per la cui realizzazione il governatore Schifani, è stato nominato commissario delegato.

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