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L'Etna dà spettacolo: fontana di lava nella notte, rallenta la colata dal cratere Voragine ma è allarme cenere

Nuovo spettacolo di fontane di lava la notte scorsa dal Cratere Voragine dell’Etna con una colonna di cenere che ha raggiunto una quota di circa 6.000 metri sul livello del mare e che, spinta verso Est, è ricaduta sui centri abitati di Acicastello e Viagrande. Inoltre una colata lavica è tracimata dall’orlo nord occidentale del cratere Bocca Nuova, con il fronte che si è attestato a quota 3.000 metri circa, ed è ancora debolmente alimentata. L’attività di fontana di lava si è gradualmente esaurita per poi cessare poco dopo le 2 della notte, mantenendo una modesta attività stromboliana sino alle 5 circa di stamane.

A sorvegliare il vulcano attivo più alto d’Europa è l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, che dall’analisi delle telecamere di sorveglianza ha osservato ieri un’attività di fontana di lava del Cratere Voragine iniziata poco prima delle 22. Gli esperti hanno accertato che dal punto di vista sismico, l'ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi tra le 19.40 di ieri e l’una della notte scorsa, ha quindi mostrato un trend in decremento ed alle 5.30 circa di stamane ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, ove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono confinate nell’area dei crateri sommitali ad una elevazione di circa 3.000 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è bassa, con eventi localizzati prevalentemente al cratere di sud-est. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, a partire dalle 2 della notte scorsa non si registrano variazioni significative.

A seguito della ingente ricaduta di cenere vulcanica su tutto il territorio del comune di Acireale nella notte tra il 15 e il 16 luglio, con annesse problematiche inerenti la sicurezza per la circolazione stradale e rischio per la pubblica incolumità, il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo ha emanato apposita ordinanza.

“Raccomando a tutti la massima prudenza negli spostamenti, il nostro territorio è stato interessato da una ricaduta di cenere importante, bisogna muoversi con molta cautela. Chiedo ai cittadini che stanno ripulendo le aree private di raccogliere la sabbia in appositi sacchetti e non mescolarla agli altri rifiuti, daremo presto indicazioni sullo smaltimento. Avevamo quasi completato la pulizia delle frazioni a mare e di Guardia e Mangano, le più colpite dall’ultimo evento, ora si ricomincia. Avevamo disposto un intervento importante su tutto il territorio, integrando con risorse extra rispetto a quanto previsto da capitolato e ci risiamo. L’Etna fa i capricci e quindi ripartiamo con la pulizia della città dal centro e dalle aree di maggiore utilizzo e percorribilità e ci allargheremo fino alle frazioni e viceversa, con le risorse che abbiamo a disposizione e non è semplice,- dichiara il sindaco Roberto Barbagallo, che lancia un SOS alla Regione-. I Comuni etnei vengono periodicamente sommersi dalla sabbia vulcanica, non si tratta più di un evento straordinario, dobbiamo attrezzarci. Lancio un SOS al presidente della Regione e al direttore generale della Protezione Civile Salvo Cocina. E’ necessario acquistare mezzi e apparecchiature a servizio dei comuni della provincia di Catania. Noi sindaci supportati da uffici e dipendenti ci troviamo settimanalmente punto e a capo. E se per i turisti può essere suggestivo, per noi è un grande sacrificio in termini di costi, anche per i privati che devono ripulire case e attività, ed è anche un grande fastidio perché non si può vedere una città così piena di cenere. Cerchiamo di mantenere Acireale pulita, al di là di qualche incivile, ma oggi si è nuovamente svegliata sporca”.

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