Un’esplosione impulsiva dal cratere di Nord-Est dell’Etna, che ha prodotto materiale cineritico freddo che si è rapidamente disperso in atmosfera, è stata registrata alle 19.56 dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. L’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e le osservazioni effettuate oggi da personale dell’Ingv durante un sopralluogo in area sommitale hanno evidenziato che è in corso un’attività stromboliana intracraterica al cratere di Nord-Est che produce materiale fine e grossolano, lanciato fino a decine di metri di altezza sull'orlo craterico con i prodotti più grossolani che ricadono sia internamente alla depressione craterica che sui fianchi del cono. Alle 19:56 le stazioni della rete sismica hanno registrato un 'transientè a bassa frequenza con ampiezza tra le maggiori degli eventi sismici sommitali registrati nelle ultime ore. A questo evento sismico risulta associato un segnale infrasonico localizzato al cratere di Nord-Est. Oggi l’ampiezza media del tremore vulcanico è rimasta sempre confinata nell’intervallo dei valori bassi con tendenza al decremento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in prossimità del cratere di Sud-Est a circa 2.500-2.800 metri di quota sul livello del mare. L’attività infrasonica è principalmente localizzata in coincidenza del cratere di Nord-Est. Il tasso di accadimento degli eventi risulta basso, mentre le ampiezze di questi mostrano valori alti. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, le reti permanenti non mostrano variazioni significative.