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Giornalista aggredito davanti ad un locale di estrema destra a Torino. Condanna di Meloni. La replica di CasaPound

Un giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito a Torino all'esterno di un locale, chiamato 'Asso di Bastoni', frequentato da militanti di circoli di estrema destra. Due dei presunti autori del pestaggio sono stati individuati dalla Digos e dalla Polizia di Stato: sono due militanti di CasaPound. Per entrambi si profila una denuncia per lesioni personali collegate all'aggravante del reato commesso "per agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" che abbiano tra i loro scopi "la discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso".

La ricostruzione

Secondo quanto è stato ricostruito, il giornalista stava passando davanti al locale mentre era in corso una festa. Dall'interno sarebbero uscite alcune persone che, dopo avergli chiesto chi fosse, gli avrebbero intimato di consegnargli il telefonino, poi minacciato e colpito con dei calci mentre tentava di allontanarsi. In uno dei video pubblicati da La Stampa si vede il pestaggio: sono in tre, lo circondano, lo colpiscono e poi lo trascinano a terra. A quel punto si avvicina un quarto personaggio (dalla testa rasata) che vibra dei calci mentre da una finestra si sente l'urlo "lasciatelo".

Il raduno davanti al circolo torinese Asso di bastoni, teatro dell’aggressione al giornalista della Stampa Andrea Joly, non era stato preavvisato alla questura di Torino dagli organizzatori, a quanto si apprende. Si trattava della festa per i 16 anni del circolo cui hanno partecipato centinaia di persone. Il circolo replica: "Ha spintonato e creato un battibecco".

"Esprimiamo solidarietà al giornalista del quotidiano La Stampa che stanotte è stato aggredito da alcune persone vicine a Casa Pound mentre cercava di documentare un evento che le vedeva protagoniste. Episodi di violenza e di vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città: non possono essere tollerati e vanno condannati con fermezza da tutte le forze politiche". E' il commento di Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, alla notizia dell'aggressione. "La libertà di stampa - prosegue il sindaco - è un pilastro fondamentale della democrazia e ogni attacco a chi esercita il diritto di informare è un attacco ai valori democratici stessi". Gli fa eco il presidente della Regione Cirio. "Desidero esprimere piena solidarietà al giornalista e a tutta la redazione per l'aggressione subita. La violenza è inaccettabile e va condannata sempre e con nettezza, da qualsiasi parte provenga, e mi auguro che vengano presto accertate le responsabilità. Al cronista Andrea Joly che conosco personalmente e di cui apprezzo il lavoro - sottolinea - ho voluto confermare poco fa il mio incoraggiamento e gli auguri di pronta guarigione oltre alla garanzia che, per parte nostra, la libertà di stampa sarà sempre considerata un caposaldo della nostra democrazia e difesa da ogni attacco".

Le reazioni

"Esprimo solidarietà e vicinanza ad Andrea Joly giornalista de La Stampa che stanotte a Torino è stato aggredito e picchiato da militanti di Casa Pound solo per averli ripresi col cellulare mentre fuori da in locale festeggiavano un loro anniversario. Ma esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos'altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente". Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein.

"L'aggressione squadrista subita da Andrea Joly, giornalista del quotidiano La Stampa, dimostra ancora una volta la necessità di fortificare ogni giorno gli anticorpi democratici per combattere odio, intolleranza e violenza di stampo neofascista. È un episodio grave e inaccettabile, ma non si tratta di un caso isolato: i campanelli di allarme su alcune derive antidemocratiche nel nostro Paese hanno già suonato più volte. Alla politica e alle forze sane il compito di intervenire per mettere fine a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza. A Joly e a tutta la redazione la solidarietà mia e del M5s". Così Giuseppe Conte su X.

«Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un’inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso». Lo dichiara la premier Giorgia Meloni.

CasaPound: invitiamo Joly e Salis al dibattito sulla violenza

«Invitiamo pubblicamente il giornalista Andrea Joly a un dibattito sulla violenza politica durante la nostra festa nazionale, Direzione Rivoluzione, dal 5 all’8 settembre a Grosseto». Così in una nota CasaPound Italia, dopo quanto accaduto a Torino.
«Se Joly non cerca solo visibilità ma vuole esprimere le sue opinioni sul nostro movimento, lo invitiamo a farlo direttamente con noi, presentandosi a una festa qualificandosi e senza filmare di nascosto anche i minori presenti. In questi anni, le nostre porte sono sempre state aperte per dibattiti con giornalisti noti come Mentana, Formigli e Sansonetti», prosegue la nota.
«Invitiamo anche Ilaria Salis che nessuno ha minacciato ma che confermiamo di ritenere miserabile per agguati armati di martello contro avversari politici». Il riferimento è alle polemiche sul video di promozione della festa di Torino, dove l’europarlamentare di Avs è stata appellata così da Luca Marsella. «Invece di distorcere la realtà e accusarci di minacce, creando un clima di scontro, dimostriamo senso di responsabilità. Noi non siamo disposti a recitare ruoli in copioni già visti. Se il confronto è inammissibile perchè mette in discussione la nostra stessa esistenza, si smetta di puntare il dito verso un movimento che da vent'anni opera alla luce del sole nel sociale, nella solidarietà e nella cultura su tutto il territorio nazionale», conclude CasaPound.

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