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Turchia, raid in 13 città: arrestati 72 terroristi dell'Isis

Le forze di sicurezza turche hanno arrestato nella notte 72 sospetti terroristi dell’Isis Khorasan, la formazione affiliata allo Stato Islamico e operativo nell’ampia regione omonima che comprende Afghanistan, Tagikistan, Turkmenistan, Iran e Uzbekistan. Gli arresti sono avvenuti nel corso di una serie di raid in 13 diverse città turche, tra cui Istanbul, la capitale Ankara, ma anche Antalya, nota località turistica. A darne notizia è stato il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, che già ieri aveva riferito ieri dell’arresto di un terrorista russo dell’Isis. Entrato in Turchia con un volo da Mosca verso Bodrum, altra nota località marittima, sfruttando il fatto che il proprio nome non compariva nelle liste dei ricercati Interpol, è stato invece intercettato e arrestato dall’antiterrorismo di Ankara un’ora dopo l’atterraggio del volo, su segnalazione della sezione Interpol della Russia.
Il contrasto all’Isis-K in Turchia ha subito un’accelerazione in seguito agli attentati che il gruppo ha realizzato in Iran, in Turchia, dove è stata colpita una chiesa cattolica a fine gennaio, e presso il Crocus City Hall di Mosca.
Isis-k aveva già messo a segno attentati sanguinosi in Turchia, tra cui l’attacco alla discoteca Reyna la sera del Capodanno 2016 che costò la vita a 39 persone. L’operazione di oggi segue altri raid avvenuti nelle scorse settimane: in tutto, hanno reso possibile l’arresto di quasi 300 sospetti membri di questa fazione dello Stato islamico che punta a creare un califfato in Asia centrale.
Nello scorso dicembre a Istanbul erano stati arrestati altri 32 sospetti, sequestrate armi e sventato il piano di un attentato che i terroristi avevano pianificato per la notte di capodanno.

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